Non sappiamo chi abbia ragione tra Ciriaco De Mita e Salvatore Vecchia. Non sappiamo se sia meglio che tutti i sindaci partecipino a ogni passo del progetto pilota o che ci si muova in micro-ambiti più snelli per superare gli ostacoli burocratici previsti o imprevedili. Di sicuro pensiamo che tutto questo andasse messo nero su bianco molto prima, non a giochi iniziati. Ma molto probabilmente, e questo lo ha ribadito chiaramente De Mita, è tempo che tutti gli amministratori comincino a studiare sul serio, a esserci davvero, e a non considerare il progetto qualcosa di secondario. E’ vero che i passi formali non sono semplici, che più ci si avvicina a qualcosa di concreto più l’orizzonte si fa più distante. Ma forse qualche altro tentativo va fatto.
All’assemblea di oggi non erano presenti tutti, primo dato. Calitri continua a non partecipare alle assemblee: e Calitri non sarebbe un territorio irrilevante, da più punti di vista. Per Lioni c’era il consigliere Salvatore Ruggiero che ha fatto sapere di trovarsi lì solo “come rappresentante della comunità montana Alta Irpinia“. Intanto il primo cittadino di Calabritto, Gelsomino Centanni, ammetteva candidamente di non aver letto la documentazione all’ordine del giorno. Documentazione che riguardava anche e soprattutto il suo Comune (capitolo forestazione).
Insomma, qui non si tratta di dissenso politico o posizioni filosofiche. Si entra nel pratico e De Mita ha nuovamente sollecitato i colleghi a “comunicare alle comunità cosa è stato fatto mentre si organizzano le infrastrutture. C’è bisogno di iniziative delle amministrazioni, si trovino dei momenti per spiegare“. Ma chi spiega cosa, verrebbe da chiedersi. La sensazione è che i dubbi su come andare avanti siano superiori alle certezze. E che questi dubbi attraversino tutte le varie anime del gruppo dei sindaci, dal vertice all’ultimo eletto dello scorso giugno.
Un appello alla coesione arriva da Rosanna Repole, delegata di Sant’Angelo dei Lombardi. “Io ho dissentito più volte, ma sono stata sempre presente. Adesso c’è bisogno di coesione perché si entra nella fase operativa“. Ma intanto anche Bisaccia mostra qualche perplessità sulla linea tracciata dal presidente De Mita e auspica la presenza di ogni sindaco a tutte le assemblee, pubbliche e non. A Nusco era presente anche la neo-sindaca di Bagnoli Irpino, Teresa Di Capua. Bagnoli nominata più volte da De Mita per il capitolo sulle seggiovie. Che rappresenta un nodo cruciale in chiave turismo, ma ben lontano dall’essere sciolto.