Al Consorzio dei Servizi Sociali va nuovamente in scena lo scontro tra i sindaci. Gli schieramenti sono gli stessi già visti alla Comunità montana Alta Irpinia e nella battaglia dei Gal. I sindaci che fanno riferimento a Ciriaco De Mita e Rosetta D’Amelio da un lato; dall’altra parte i sette ribelli. La spuntano i primi, che mettono in consiglio di amministrazione due come Stefano Farina e Luigi D’Angelis. Il primo, sindaco di Teora, sarà con ogni probabilità il nuovo presidente. Prenderà il posto di Vito Farese, che esce dal Cda insieme a Stefania Di Cicilia. Vendetta è compiuta dopo la rivolta dei sette sui Gal? Questioni di punti di vista. I primi, vedi D’Angelis, parlano di un gruppo di sindaci che è ormai maggioritario in zona, che non vuole imporre niente ma pur sempre maggioranza è. Gli altri contestano il metodo: mancato coinvolgimento, scarsa condivisione.
Il cambio al vertice del Consorzio è comunque un pezzo della partita che si sta giocando in Alta Irpinia e nel Pd. Così qualcuno dice a Repole, Di Cicilia e Mariani: “Non portate il partito al Consorzio, se il Pd non fa sintesi è un problema suo”. Da segnalare lo sfogo di Ferruccio Capone, sindaco di Montella e rarissimo riferimento di un centrodestra ridotto al lumicino: “D’accordo allora facciamo di tutta l’Alta Irpinia una zona a dominio Udc”, dice ironico lasciando gli uffici polemico.
Parla Ciriaco De Mita e non può che parlare del tentativo di “assalto” al Progetto pilota: “Se vengo provocato reagisco, questo è sicuro. Ma recupero anche le ragioni dello stare insieme. Io nella mia vita ho sempre aggregato, ma per una ragione semplice: aggregare è conveniente. Non fanno bene gli atteggiamenti che denotano una mancanza di responsabilità di qualcuno. Però possiamo fingere che non sia successo niente e ricomporre. E’ una possibilità“. Ma Repole, Di Cicilia e gli altri lasciano comunque la sala. Votazione è fatta, anche se in un clima di caos procedurale. Il nuovo Cda è composto da Stefano Farina, Luigi D’Angelis (entrambi consiglieri provinciali). Poi da Filippo Nigro (Bagnoli), Gelsomino Centanni (Calabritto), Giuseppe Guglielmo (Andretta), Giovanni Pignataro assessore alla Politiche sociali del Comune di Guardia Lombardi. Quattro su sei Udc, la presidenza dovrebbe essere assegnata a Farina (Pd).
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