“Mi descrivete di sinistra, grillino, democristiano. Avete scritto di tutto. Ma le mie idee son sempre le stesse, io parlo sempre dei punti di forza che dovrebbero caratterizzare la mia linea politica e quella del governo. Parlo sempre di nuovo umanesimo. Energia verde, digitalizzazione… Se poi qualcuno vuole definirmi democristiano lo faccia pure”. La domanda sul suo essere democristiano non è casuale. Il premier Giuseppe Conte è ad Avellino tra gli esponenti storici dello Scudo crociato. Tra il teatro Gesualdo e il conservatorio Cimarosa sono presenti tutte le anime della ex Dc. Da Ciriaco De Mita a Giuseppe Gargani e Gianfranco Rotondi. Non è casuale la domanda, perché negli ultimi giorni si parla di un suo possibile partito futuro: ispirazione centrista. Ma ovviamente è troppo presto. Conte è premier e in Irpinia arriva da premier, non da politico.
Tensioni nell’Esecutivo? “Questo governo ha un progetto politico ed io sono il garante. Non è che c’è uno che preme per un blocco sociale e prova a infilare una cosa e l’altro che cerca di piazzare il resto. È vero, la scorsa notte abbiamo fatto molto tardi, ma il clima di lavoro è buono”. Conte parla davanti al conservatorio e arriva subito il sottosegretario Carlo Sibilia. Ad attenderlo c’erano il presidente della Provincia, Domenico Biancardi, e il sindaco Gianluca Festa. Naturalmente i vertici del Cimarosa con Luca Cipriano. Gli altri nel vicino teatro…
All’interno del Conservatorio il presidente del Consiglio dirige l’orchestra. E subito dopo si sposta dall’altra parte di Piazza Castello. Qui l’iniziativa organizzata dalla fondazione Sullo per l’inizio dei festeggiamenti del centenario della nascita del politico irpino. “Inauguro il centenario di una figura di rilievo della nostra storia politica. C’è il dovere del premier di confrontarsi con questa storia. Una giornata interessante“. E giornata che proseguirà nelle aree industriali di Morra De Sanctis e Vallata. Tre le aziende che Conte visiterà: Ema, Altergon, Omi.