Il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte in Irpinia per l’avvio ufficiale delle celebrazioni del centenario della nascita di Fiorentino Sullo. Al teatro Gesualdo di Avellino va in scena la sua lectio magistralis sul ruolo dei cattolici in politica. Ma la mattinata nel capoluogo è divisa in più momenti. Così il premier, alla sua prima volta in Irpinia, visita innanzitutto uno dei luoghi simbolo della cultura provinciale, il conservatorio Cimarosa.
Accolto dal presidente Luca Cipriano, al suo fianco il sindaco di Avellino Gianluca Festa, il presidente della Provincia Domenico Biancardi, il Prefetto Maria Tirone e il cerimoniere di Palazzo Chigi, Gerardo Capozza. Per Conte la possibilità di incontrare gli allievi e i docenti del conservatorio. Ma il passaggio nelle stanze del Cimarosa è anche occasione per un colloquio con Franco Fiordellisi, Mario Melchionna e Luigi Simeone, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. La triade irpina riferisce: “Sono stati affrontati i temi drammatici che coinvolgono l’Irpinia, ma anche le prospettive e potenzialità. Infatti il documento unitario va in questo senso. Nel dossier ci sono appunto le crisi di ieri e di oggi, come quella dell’indotto Whirlpool, e le opzioni. Tra questa la proposta di definire un contratto istituzionale di sviluppo provinciale. Il presidente si è impegnato a interessare il Governo nelle persone dei ministri del Sud Provenzano e dello Sviluppo economico Patuanelli per istruire un approfondimento delle tematiche e delle prospettive, vere, per le Aree Interne. Come sindacati verificheremo puntualmente affinché questo incontro cordiale dia effettivamente risposte alle nostre terre”.
Sulla stessa scia il sindaco di Avellino Gianluca Festa: “Non vogliamo più mendicare, ci auguriamo che il Governo investa sull’Irpinia”. Biancardi aggiunge: “Sullo aveva il coraggio di pensare cose in grande. E noi dovremmo chiedere cose futuristiche. La strada ferrata veloce Napoli-Baiano deve arrivare fino ad Avellino”. Di infrastrutture parla pure il numero uno degli industriali irpini Giuseppe Bruno: “Siamo la seconda manifattura d’Europa, ci auguriamo l’avvio di un ciclo virtuoso per infondere fiducia in un sistema produttivo oggi ridotto ai minimi termini. L’industria è fonte vera di sviluppo e occupazione. Ma qui c’è un problema di infrastrutture, noi non chiediamo elemosine. Se saremo messi in condizione di operare bene, faremo la nostra parte”.
E l’industria è la protagonista della seconda parte della giornata del presidente in Irpinia. Conte è atteso alla Altergon di Morra De Sanctis per la visita all’azienda e un pranzo con le autorità. Si prevede anche la presenza del governatore Vincenzo De Luca. Alle 16 invece incontro privato con i vertici Ema. Ultima tappa ancora in un’azienda, la Omi di Vallata. Ad Avellino la presenza degli industriali è nutrita. Spiccano nella folla le presenze di Davide Maraffino, Paolo Scudieri e Angelo D’Agostino. La politica locale è schierata in assetto bipartisan, numerosi i sindaci arrivati da tutta la provincia (Sant’Angelo dei Lombardi, Torella e Sant’Andrea di Conza, Guardia e Lacedonia, Morra e Monteverde, Mercogliano, Solofra e Aiello, tra gli altri). Tanta Democrazia cristiana. Si vedono Gerardo Bianco, Giuseppe Gargani ed Ettore Zecchino, Domenico Gambacorta e Luigi Famiglietti, oltre ai tre vescovi che insistono sul territorio irpino. Arrivano pure Ciriaco De Mita e l’ex sindaco di Avellino Enzo Venezia. C’è il presidente dell’Alto calore Michelangelo Ciarcia e il sottosegretario Carlo Sibilia, la deputata M5S Maria Pallini e il consigliere regionale Maurizio Petracca. Volti noti e meno noti, oltre alle scuole, presenti con delegazioni arrivate da tutta la provincia.
“Conte è una novità molto importante per il cattolicesimo politico italiano. Non si torna mai al passato e come dice il grande, non puoi tornare indietro e cambiare l’inizio. Puoi solo andare avanti e cambiare la fine. Sullo era assolutamente imprevedibile, nessuno può dire cosa avrebbe detto oggi. Magari sarebbe stato grillino”, dice Gianfranco Rotondi che con Luigi Fiorentino guida la Fondazione Sullo.