Michele Di Maio, sindaco di Calitri ed esponente di Legambiente, risponde al primo cittadino di Sant’Andrea di Conza Pompeo D’Angola. La questione rifiuti sta rompendo quel che resta dei rapporti tra gli amministratori in Alta Irpinia. In questo caso Di Maio smentisce di essersi espresso a favore del piano rifiuti con riferimento alla zona. Ma la sua lettera di risposta al collega santandreano (leggi qui), dice anche una cosa molto semplice: nell’area industriale di Calitri non c’è lo spazio per un impianto di compostaggio. Pubblichiamo la lettera integrale.
CALITRI. Egregio Sindaco, non avendo rilasciato alcuna intervista in merito alla scelta di localizzare l’impianto di digestione anaerobica a Conza, avrei preferito, per correttezza istituzionale, che Lei mi avesse telefonato per capire la mia posizione in merito. Tra l’altro la conosce da sempre.
Da anni, in qualità di responsabile rifiuti di Legambiente Campania, sono favorevole alla costruzione di impianti per il trattamento dell’umido, aerobici ed anaerobici. Da costruire laddove si produce più rifiuto, in aree Pip o industriali. Nel nostro caso da costruire nei pressi di Avellino e di Ariano/Grottaminarda/Flumeri. Nell’Alta Irpinia, con il consenso delle popolazioni e del comune di Teora, bisognerebbe trasformare l’impianto esistente in uno di trattamento anaerobico.
Questa dovrebbe essere una seria programmazione provinciale. Su questa posizione abbiamo insieme (LEI ed Io), sottoscritto documenti nell’ambito dell’ATO rifiuti, insieme ad altri sindaci dell’Alta Irpinia. Non più di 8 mesi fa. La Regione Campania ha inteso, invece, fare un bando, al quale hanno risposto due comuni a noi vicini: Cairano e Conza. Il secondo si è aggiudicato il bando, con un progetto di 9 anni fa, non di ieri.
Lei sa che sulla località “Tortorino”, non oggi, ma da sempre sono stato contrario. Ho condotto una battaglia contro la costruzione di un impianto solare fotovoltaico, localizzato a ridosso di una casa, abitata da una famiglia con seri problemi. Essa mi aveva chiesto una mano. In seguito è intervenuto pure Lei. Abbiamo insieme cercato di ridurre i danni. Per quanto mi riguarda ho subito minacce a livello familiare da parte dell’imprenditore. Così pure per le battaglie condotte contro alcune cave abusive, sempre sul suo territorio e contro un impianto eolico nelle adiacenze.
Spero tanto che l’invito che mi ha rivolto sia frutto di incomprensione e non di “cattiveria/furbizia” sua o di qualche “mandante politico”. L’area industriale di Calitri ha solo un lotto vuoto, insufficiente ad ospitare un impianto di 20.000 mq, come previsto dal bando regionale. Basta che Lei guardi, esso si trova tra l’ Holzbau Sud e l’ex C.D.I. (Poi la precisazione dello stesso Di Maio:Stamane nella lettera inviata al sindaco di Sant’Andrea indicavo un solo lotto a disposizione. Rettifico, il lotto è di proprietà dell’Holzbau sud, da anni. Dunque non ci sono lotti vuoti).
Sono disposto a qualsiasi confronto in materia di rifiuti. Le faccio notare che all’indomani della notizia che mi attribuiva tale posizione io ho chiarito con in ragazzi e le ragazze dell’associazione “Io voglio restare in Irpinia”: non ho rilasciato alcuna intervista né conosco il giornalista. Evidentemente hanno ripreso la mia posizione dai numerosi documenti (Comuni riciclioni…) di Legambiente. Sono stato e sarò sempre solidale con tutti i comuni dell’Alta Irpinia, sia in materia ambientale che per uno sviluppo ecosostenibile che crei nuova occupazione.