Bel personaggio Elio Germano, protagonista della prima giornata del People Involvement Festival di Frigento. L’attore romano porta rap, rabbia e ironia con le sue Bestierare. Il lavoro, i padroni, il precariato, nuovi e vecchi poveri tra i temi. “Beh noi usiamo la musica, è eccessivo definirci musicisti. E utilizziamo questo linguaggio per raccontare cose che vogliamo dire“, dice nel backstage il giovane favoloso. Di cose da dire ne hanno, dal palco ai camerini. Contro tutto ciò che è intolleranza, per esempio. “Cosa aberrante di questa epoca storica, noi siamo tutti figli e nipoti di chi è scappato dalla guerra“. Matteo Salvini non è il loro personaggio preferito e non ne fanno mistero.
E sul rapporto cultura-potere Germano afferma amaro, amaro come il suo dj. “Il mondo dell’arte e della cultura sta incastrato in tutti gli altri ambiti lavorativi, anche per questo non fa sentire la sua voce con più forza contro certe dinamiche. C’è poco lavoro e quindi una competizione lacerante. Si ha paura di dire certe cose, si sgomita per assicurarsi qualcosa. E’ tutto molto triste“. Loro invece come musicisti “non hanno padroni”. E da 20 anni si dicono orgogliosamente “fuori moda”.
Un po’ come il rock, nell’accezione ampia del termine. E anche il Pif sembra un po’ fuori moda rispetto alle tendenze attuali. Orgogliosamente fuori moda. Come i Mercalli, da Ariano Irpino, che non sono proprio delle novità. E annunciano il primo disco, uscita prevista per ottobre. Uagliù ma non siete un po’ vecchi per sfornare un primo lavoro? E’ la nostra domanda senza filtri dopo l’aperitivo. “Ma noi non abbiamo mai smesso di suonare“, puntualizzano dopo il soundcheck. Belle canzoni, dalla tradizione del cantautorato italiano più raffinato. Bei suoni, che pescano dalla new wave e volendo anche dal prog più morbido e liquido. Ottima miscela che forse non è manco fuori moda. Loro vengono dall’Irpinia che negli anni ’90 faceva rock, organizzava i festival e chiamava i Marlene.
Con i Mercalli parliamo di quanto tutto sia cambiato o di come forse sia tutto uguale, di come in provincia di Avellino sia difficile muoversi lontano dalla musica folk o dalle serate con dj set. Le opinioni sono diverse, il dato in comune è che oggi la musica venga considerata solo “un vettore dell’intrattenimento”. I grandi fenomeni esistono, dall’Ariano Folk Festival allo Sponz Fest. Ma non tutto l’anno. Come si fa? Si resiste e basta, senza illudersi di poter rovesciare le abitudini degli altri. Intanto la musica dei Mercalli va in stampa e questo va benissimo.
Stasera si replica al Pif. Occhio al meteo per capire se dentro o fuori, ma tanto a Frigento non ci si perde. E orecchio a The Niro e Siberia, due perle di musica.