Nuova vita per la ex OCM di Nusco, dove da qualche settimana sono in corso i lavori di avviamento della nuova produzione. Tre anni dopo la chiusura, e al termine di una complessa trattativa, la fabbrica passa dalla proprietà del piemontese Fabrizio Cellino al gruppo CMS. L’azienda salernitana, già presente in Alta Irpinia nell’area industriale Asi di Morra De Sanctis, ha acquisito i capannoni che un tempo furono della Ocevi sud e poi divennero della OCM. Le insegne coperte all’ingresso (vedi foto) testimoniano la compravendita.
Lavoro in corso, invece, all’interno dello stabilimento, devastato dai ladri che in questi tre anni di stop hanno fatto irruzione nei locali. La produzione potrebbe partire entro il 2019. Con gli impianti di Nusco, la CMS rafforza la sua capacità produttiva. Parliamo di una realtà da 85 milioni di euro di fatturato annuo, circa 450 dipendenti e clienti come Maserati, Bmw, Fca, Hitachi, New Holland.
Dell’interessamento del gruppo all’acquisizione dei capannoni si era parlato già a cavallo tra il 2017 e il 2018. Il sospetto, rivelatosi poi infondato, che lì fossero stati interrati dei rifiuti, bloccò la trattativa. La notizia ebbe particolare eco anche a causa dell’intervento mediatico del deputato cinquestelle Generoso Maraia. Un’iniziativa che i sindacati bocciarono decisamente, con in testa l’Ugl. Vassiliadis e compagni si ritrovarono così lo scorso 1° maggio davanti ai cancelli per chiedere più attenzione su una vertenza che sembrava destinata a incamminarsi sui binari della dimenticanza, dopo l’improvvida uscita del parlamentare. In quello stesso piazzale, per mesi, gli operai avevano presidiato lo stabilimento nell’ormai lontano 2016. Era piena campagna elettorale per le Amministrative, diversi erano i paesi al voto come la vicina Lioni, e le tute blu ricevevano la lettera di messa in mobilità. 98 dipendenti restavano senza certezze sul loro futuro. Nel frattempo, qualcuno si è reinserito altrove, o più o meno definitivamente. Ora il nuovo corso è alle porte.