Andrea Cozzolino e Rosetta D’Amelio a sostegno della candidatura di Giandonato Giordano, lista “Guardiesi per sempre”. Il vice presidente della commissione per lo Sviluppo regionale al Parlamento europeo : “Il programma di Giandonato è un programma a 10 anni. Oggi noi dobbiamo convincere i ragazzi a restare in queste comunità e per fare questo dobbiamo parlare di Europa e ragionare con i giovani di progettazione europea. Ma se non diamo la banda larga i ragazzi non restano qui, il turismo non lo facciamo. L’aggregazione dei comuni è fondamentale per accedere ai bandi dei fondi europei perciò servono amministratori capaci e competenti e che possono contare su alleanze politiche e civiche”.
Rosetta D’Amelio spiega i motivi che l’hanno indotta a scegliere tra Giordano e Gentile: “Ho spinto per la candidatura di Giandonato perché l’Alta Irpinia ha bisogno di una classe di sindaci competenti e innamorati del territorio. Non possiamo fare i progetti europei ragionando con logiche di piccoli comuni. Stiamo votando in tanti comuni anche importanti dell’Alta Irpinia e serve una classe di sindaci capaci di stare nel progetto pilota”.
Salvatore Rossi, segretario del locale circolo PD, chiarisce in avvio: “Hanno fatto trapelare dall’altra lista che il PD li sostiene perché l’assessore del Comune di Avellino Augusto Penna è stato a un loro comizio. Per questo hanno diffuso un comunicato stampa polemico in cui annunciavano che D’Amelio e Cozzolino sarebbero passati a salutare anche la loro lista. Ma quando sono stati chiamati dal partito locale non si sono mai fatti vedere e attualmente il loro candidato iscritto al PD è sostenuto solo dalla sua famiglia”.
Poi l’intervento del candidato sindaco Giandonato Giordano: “Un’amicizia di vecchia data mi lega a Cozzolino e ieri abbiamo avuto qui Bonavitacola che ha preso un impegno solenne. Il PD ritrova l’ecumenismo solo in campagna elettorale, mentre ai congressi non c’è mai nessuno. Il PD è laddove ci sono i rappresentanti ufficiali e istituzionali del partito e l’incontro di oggi fa chiarezza. Abbiamo due temi centrali: il primo è la governance. Non possiamo pensare che la solitudine di tanti comuni possa essere utile a superare la crisi dell’Alta Irpinia. La proposta nazionale di cancellare i piccoli Comuni non è accettabile. La sfida quindi è quella dell’Unione dei Comuni e del Progetto Pilota. C’è grande confusione perché il progetto pilota non è una nuova cassa del mezzogiorno bensì un modello organizzativo. Qui invece si sta mettendo insieme tutto e il contrario di tutto. Il secondo tema è quello dell’ambiente perché le pale eoliche hanno sfregiato il Formicoso”. Poi due proposte: il palazzetto del ghiaccio e l’utilizzo per residenze dei prefabbricati dismessi.