A poche ore dalla Direzione nazionale del Pd inizia a delinearsi la collocazione dei big irpini. Chi resta con Renzi? Chi va con Bersani e D’Alema in caso di scissione? Da pochi minuti la presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, ha sciolto il nodo. E il suo non è un post da poco visti contenuti. Nel Pd ci resta. Con sofferenza ma ci resta, nonostante venga dal mondo di D’Alema e Bersani. Questa la nota su Facebook.
“Tra poche ore parteciperò a una decisiva Direzione nazionale del Partito Democratico . Ho riflettuto molto in questi giorni sul futuro del mio partito, quello che ho contribuito a far nascere e crescere. Ho preferito tacere, consapevole che noi democratici stiamo attraversando una fase delicata e che le nostre scelte si rifletteranno anche sul Paese. Non nascondo però che sto vivendo il prendere forma della scissione con grande travaglio interiore. Un tormento che solo chi crede nella politica e ha dedicato a essa tutta la vita può comprendere. Quando un rapporto si interrompe, si è sempre in due a sbagliare: ed è indubbio che errori siano stati commessi sia dalla minoranza che dal segretario in questi ultimi mesi. Ma il PD è la mia casa, è la nostra casa dove intendo restare. È un progetto figlio della nostra convinta adesione a un’idea nuova e moderna di partito che tiene insieme la cultura laica, di sinistra e quella cattolica. Non voglio rassegnarmi rispetto all’ipotesi di un PD privo di esperienze, sensibilità e visione di una parte della sua sinistra: sarebbe doloroso e rischierebbe di snaturare il progetto con il quale è nato. Lo sarebbe ancora di più perché resto convinta di quanto sostenevo negli anni ’70, giovane universitaria affascinata come molti dalla spinta rivoluzionaria dei movimenti studenteschi: che la sinistra aveva bisogno di farsi portatrice dei valori democratici e di uguaglianza sociale all’interno di un grande partito di massa, rifuggendo chiusure ed esperienze di sola testimonianza, spesso minoritarie. Resto convinta di ciò ancora oggi perché il Paese ha bisogno del Partito Democratico e il PD ha bisogno di restare unito per continuare a rappresentare la società nella sua complessità. Spero ci siano ancora i margini per ritrovare ragioni comuni nello stare insieme”.