“Ricostruzione, scandalo Irpinia“. Un’espressione che accompagna la nostra terra da 36 anni ormai e che ancora risulta difficile buttarsi alle spalle.
A fare il punto sulla ricostruzione e l’auspicata operazione verità, il convegno tenutosi a Sant’Angelo dei Lombardi dal titolo “1980-2016, dalla ricostruzione allo sviluppo”. Al tavolo il fondatore della Protezione Civile Giuseppe Zamberletti. L’ex premier Ciriaco De Mita e l’ex ministro dell’Istruzione Gerardo Bianco. Il sindaco di Sant’Angelo Rosanna Repole l’ex primo cittadino di Potenza, Gaetano Fierro. Loro furono testimoni in prima fila del disastro post-sisma.
Il tema in oggetto, le inchieste che vennero costruite sugli sprechi del post terremoto: “I giornalisti che diffusero queste notizie poi chiesero scusa – racconta De Mita -. Il problema è che la vicenda sia stata poi ingigantita e sia diventata motivo di scontri politici, successivamente alimentati a proprio piacimento”. Il sindaco di Nusco ha poi aggiunto: “Su 60 miliardi solo cinque arrivarono in Irpinia. Ampliare la zona su cui andavano destinate le risorse fu il vero errore“.
Zamberletti: “L’Irpiniagate non è mai esistito. Ci vorrebbe, piuttosto, una medaglia d’oro da conferire a tutti i sindaci che hanno operato bene e con passione. Dobbiamo sfatare il luogo comune di questa provincia come scandalo. Il passato può compromettere il futuro, non dovete permetterlo”.
“E’ ragionevole parlare di una ricostruzione base completata in dieci anni”, commenta l’ex ministro dell’Istruzione Gerardo Bianco. “Non credo esista un paese del cratere su cui oggi non sia possibile sviluppare un grande processo culturale. Esistono vecchi difetti, a volte disattenzione o mancanza di progettualità. E’ necessario l’impegno di tutti, a cominciare dai giovani“.