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De Sanctis, Morra apre le porte del Bicentenario

Si celebra Francesco De Sanctis a Morra con esponenti politici regionali e nazionali. C’è Vincenzo De Luca (leggi qui), c’è il presidente Gerardo Bianco, l’onorevole Giuseppe Gargani, la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio. E il referente del ministero per i Beni culturali Giampaolo D’Andrea.

Il convegno è “Francesco De Sanctis e il viaggio di ritorno” organizzato dal comitato scientifico nazionale. Nei giorni scorsi si era mosso quello provinciale ad Avellino, domani è atteso un altro appuntamento al Teatro Gesualdo così come ci si è ritrovati attorno a un tavolo anche a Sant’Angelo dei Lombardi domenica. I convegni proprio non mancano insomma, in attesa di vedere valorizzata la figura del critico irpino con maggiore concretezza, perché come sottilinea Toni Iermano nella sua lectio magistralis: “De Sanctis non avrebbe mai accettato la celebrazione della sua opera con retorica, come se fosse un monumento, statico, perché il suo pensiero è invece vivo“.

Non siamo qui a tessere le lodi di un mio antenato, sono nato nella sua stessa stanza nella casa che oggi custodiamo – precisa in apertura l’erede omonimo Francesco De Sanctis – ma speriamo che questo bicentenario possa rilanciare Morra. Qui si mangia bene, c’è l’aria buona…“.

Studiare l’ex ministro e non semplicemente celebrarlo o attualizzarlo. “Bisogna valorizzarlo al pari di Garibaldi“, è il proposito di Bianco. “Un progetto ambizioso che diffonderemo in Italia e all’estero“. 

D’Andrea del Mibact aggiunge: “La grandezza di De Sanctis è che non è possibile ingabbiarlo in una definizione. Critico, letterato, politico. Il suo contributo alla nascita del Regno d’Italia su straordinario“. Poi la critica: “Avremmo dovuto iniziare prima nelle scuole a fare un lavoro di diffusione della conoscenza di quel periodo storico“.

Il saluto del sindaco Pietro Mariani: “Motivo di soddisfazione la presenza di autorità e tanta gente comune. Abbiamo tante criticità in questi territori, ma con buoni investimenti è possibile il riscatto. Magari miracoli non ne vedremo, ma vogliamo ben sperare“. In sala anche il sindaco di Castel Baronia, che celebra quest’anno un altro grande irpino, Pasquale Stanislao Mancini.

Paola Liloia

Classe 1985, laureata alla Sapienza in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo. Ha collezionato stage in uffici stampa romani (Confapi, ministero per la Pubblica Amministrazione, Senato) e collaborato con agenzie di comunicazione, quotidiani online locali e con il settimanale "Il Denaro". Ama la punteggiatura. Odia parlare al telefono e i tacchi. Ama l’Inter e le giornate di sole.

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