Dopo la mattinata trascorsa in una grande opera come la stazione “Porta del Sud” di Afragola, inaugurata oggi e a servizio dei treni ad alta velocità, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha sorpreso la platea dell’Abbazia del Goleto nel pomeriggio di martedì come un intervento concentrato sulle ciclovie nazionali, in particolare quella che interessa il territorio altirpino, la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese da Caposele a Santa Maria di Leuca.
L’esponente dem è un amante della bicicletta, motivo in più per credere nel progetto che, ha spiegato, “ha una valenza economica da non sottovalutare”. La cornice era quella suggestiva del Goleto: “Un posto bellissimo, zone come queste rappresentano la ricchezza dell’Italia. Ed è anche in questa area che più ministeri hanno sviluppato idee importanti di sviluppo alternativo”. Secondo l’ex sindaco di Reggio Emilia, va bene parlare di infrastrutture come l’Alta velocità e la Lioni-Grottaminarda, che cambieranno la storia dei territori interni, ma nel frattempo bisogna cogliere le opportunità della cultura e del turismo.
L’industria serve e servono i treni, è il ragionamento del ministro emiliano, però “ferrovie turistiche e ciclovie possono rappresentare un’industria altrettanto fiorente. Si tratta di opere che creano ricadute per centinaia di milioni di euro da collegare alle risorse architettoniche”. Qualche tentativo in campo già c’è: a Sant’Angelo con il progetto dell’Agenzia del Demanio per il recupero di un ex convento proprio per i cicloturisti.
E a proposito di acqua, non solo da valorizzare in ottica turistica, Delrio ha annunciato che Conza della Campania è tra le dighe interessate da un progetto del Governo per migliorarne il funzionamento. Quanto all’Ofantina e al problema sicurezza, ha lasciato intendere che c’è un impegno di Anas con nuovi fondi a rendere l’arteria meno pericolosa.