Il vicepremier Luigi Di Maio ad Avellino per le ultime battute della campagna elettorale per le europee 2019. Al suo fianco i parlamentari irpini del Movimento 5 Stelle e il candidato sindaco nel capoluogo Ferdinando Picariello. “Grazie al voto del 4 marzo tutti voi avete aiutato milioni di italiani scegliendo il cambiamento e questo è solo l’inizio -ha esordito il ministro del Lavoro dal palco di via Matteotti -. Dobbiamo fare ancora tanto. Tutti quelli che dicevano che non c’erano soldi hanno avuto una brutta sorpresa perché noi abbiamo già realizzato parte del programma elettorale. Un buon governo è quello che fa tornare il sorriso a quanti più italiani e a ognuno di voi dovrà tornare il sorriso. Chi fa una campagna elettorale contro di noi ha solo paura che questo paese lo cambiamo davvero.
Negli ultimi trenta anni in cui sempre gli stessi si sono arricchiti anche in questa terra. Gente che ha tenuto fermo il paese facendo mangiare sempre gli stessi. Gente pronta a tornare, a rimettere le mani sul potere anche a livello comunale e regionale. Domenica alle europee ci dovete dare la forza per continuare a cambiare il paese e allontanare i corrotti dalle istituzioni. L’Irpinia è terra di imprenditori che hanno fatto grandi cose nel mondo, soprattutto con l’enogastronomia e quante volte si sono visti scavalcare da chi ha santi in paradiso”.
Punti da chiarire con la Lega, e prosegue: “Da una parte Berlusconi e dall’altra il Pd di Zingaretti, quando andiamo a votare domenica dobbiamo ricordarci che sono sempre pronti a tornare. Noi dobbiamo restare al governo perché questa gente è pericolosa”. Sulla sanità “faremo in modo che venga rispettato il merito. Alla guida ci deve essere chi ha capacità e non un politico. Abbiamo promesso di togliere De Luca come commissario alla sanità, ma abbiamo un problema. Noi togliamo il commissario, mandiamo uno dei nostri e loro nominano direttori che cercano di fare la guerra ai nostri commissari. Dobbiamo togliere loro questo potere, stabilendo commissioni di merito con concorsi centralizzati a Roma”. Prima di salutare, ha ricordato al candidato sindaco Picariello: “Non si governa senza dialogare con le rappresentanze dei mondi produttivi” ed ha aggiunto “sono contento di chiudere la campagna elettorale nella città in cui sono nato”.