Se ne è andato ieri Don Vito Lotrecchiano, parroco di Torella dei Lombardi. Una morte improvvisa, a Torella i funerali alle 15.00 e oggi lutto cittadino. Un parroco vicino alla gente, vicinissimo. Forse troppo per alcuni, e quindi personaggio di grande umanità. Parroco sui generis senza dubbio.
Chi scrive lo ricorda come la persona di Chiesa vissuta insieme ad un’intera generazione negli anni 90, quando a Sant’Angelo dei Lombardi partecipava alla strana vita dei ragazzi negli ultimi prefabbricati adibiti a centri sociali. Presente ed amico. Non era e non fu un personaggio rivoluzionario, questo no. Ma in una provincia non esattamente apertissima è stato uno di quelli che cercava di capire ciò che avveniva. Lo faceva stando a stretto contatto con le persone. Ci mancherà, Don Vito. Ci mancheranno i suoi modi semplici. O le battute che da un uomo di Chiesa non ti aspettavi; che paradossalmente rendevano la Chiesa un posto meno distante per chi negli anni della post-adolescenza era alla scoperta di se stesso e del mondo che si sarebbe aperto di lì a poco.
E non è un caso che anche Nicola Trunfio, preside dell’istituto Cruscuoli, lo ricordi allo stesso modo. “Gli studenti e gli ex studenti che volessero unirsi alla delegazione dell’istituto si raduneranno alle ore 15.00 intorno al gonfalone del Criscuoli – scrive Trunfio sul suo profilo Facebook -. La nostra comunità scolastica è accomunata da un grande senso di gratitudine nei confronti di don Vito che ha contribuito parallelamente al nostro operato alla crescita delle giovani generazioni del luogo. Addio, caro don Vito, ti ricorderemo per le tue azioni e per le tue opere di collaborazione, ora che i piccoli fraintendimenti ed i piccoli episodi di incomprensione che pure si sono potuti verificare si sono dispersi nel mare eterno dell’immensità. Resterà il tuo sorriso, resteranno gli aneddoti, ci rimarrà in dote la tua bontà semplice e genuina. Grazie per tutto quello che hai fatto per i nostri ragazzi!“.