Top News

Dura lex, sed lex

All’inizio della campagna elettorale Rosetta D’Amelio sapeva che il seggio a disposizione del Pd fosse solo uno, che la partita fosse tutta interna contro Maurizio Petracca. Alla fine, a conti post-voto, poteva scattare anche il secondo seggio ma sono, appunto, conti post-voto.

Allo stesso modo Francesco Todisco era al corrente per i rischi della lista Democratici e Progressisti. Troppo debole nelle cinque province, il che a volte è un bene e altre no, visto che lui i voti li ha presi ma la lista non elegge consiglieri. E che dire di Pino Rosato? Tutti e tre sono fuori dal consiglio regionale nonostante i 10mila voti per la prima, gli oltre 4mila per il secondo e gli oltre 8mila per il medico fedelissimo di Ciriaco De Mita.

E probabilmente anche Carlo Iannace sapeva di non essere più al sicuro con la lista De Luca presidente, che altrove ha raccolto di più rispetto alla provincia di Avellino. E’ la legge elettorale, che premia i più votati (Livio Petitto nello specifico, ovviamente Enzo Alaia) e può premiare i piccoli partiti se in una provincia non son poi tanto piccoli (sempre Livio Petitto).

Ed è la stessa legge elettorale che in Irpinia premia non la seconda coalizione, quella di Stefano Caldoro, ma la terza. Così il Movimento 5 Stelle pesca il jolly con Vincenzo Ciampi, ex sindaco di Avellino, che va a Napoli con nemmeno 1700 preferenze. Più o meno sono le stesse conquistate dal primo votato del primo partito della squadra di Caldoro, Salvatore Vecchia con la Lega.

Paradossi? Per certi versi sì. Il Movimento perde decine di migliaia di voti rispetto alle politche del 2018 ma per la prima volta un candidato pentastellato irpino entra negli uffici del centro direzionale. E allora lo stesso Movimento, nonostante una performance negativa, ristabilisce la rappresentanza irpina fuori dalla provincia. Aveva perso il senatore Ugo Grassi, napoletano ma eletto in provincia nel 2018 e passato con la Lega. E Ciampi si aggiunge ai parlamentari Maraia, Sibilia, Pallini. Onorevole Ciampi nella schiera degli onorevoli.

Chi può recriminare? Nessuno alla fine, anche se stamattina Carmine De Angelis, il più votato nella coalizione di centrodestra ma in un partito che in Irpinia è molto indietro agli altri, ha annunciato un approfondimento sulla ripartizione dei seggi.

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

Recent Posts

Concorso Bacco e Minerva 2024, cinque podi per la Scuola enologica di Avellino

L’Istituto Tecnico Agrario ‘F. De Sanctis’ di Avellino sale cinque volte sul podio nella cerimonia di…

4 giorni ago

Villanova del Battista, pestano automobilista: in tre nei guai

Sono stati identificati e denunciati dai Carabinieri della Stazione di Zungoli i tre soggetti che…

4 giorni ago

Cassano Irpino: due liste, Vecchia per il quarto mandato

Due liste, Cassano Vecchia Passione e la Coccinella-Cassano, per il mandato numero quattro di Salvatore…

6 giorni ago

Morra De Sanctis: Fiorella Caputo sfida Di Sabato

Due liste a Morra De Sanctis. Nel borgo altirpino la sfida è tra l'uscente Vincenzo…

6 giorni ago

Montella, la partita Buonopane-Cianciulli

Il sindaco uscente e presidente della Provincia, Rino Buonopane, prova il bis a Montella. Contro…

6 giorni ago

Sant’Andrea di Conza, sfida a due D’Angola-Vigorito

Il sindaco Gerardo Pompeo D’Angola tenta il quarto mandato. Nel 2019 non aveva avversari, questa…

6 giorni ago