Le stoccate non sono mancate. La prima, quella più forte, è diretta a Pietro Foglia che, nei giorni scorsi, lo aveva accusato senza troppi giri di parole di essere entrato in Parlamento 5 anni fa senza aver lasciato traccia. Ed allora Angelo Antonio D’Agostino ha approfittato della foltissima assemblea di questo pomeriggio, riunita al Carcere Borbonico di Avellino, per rimandare al mittente le accuse additandole come pensieri di “malelingue” ed aggiunge: “Dall’ambiente, alle infrastrutture. Questi sono i temi di cui mi sono occupato e voglio continuare ad occuparmi. Soprattutto la disoccupazione e la fuga dei giovani”. Poi nello specifico: “In questi 5 anni – rivendica – abbiamo fatto tanto, dalla bonifica dell’ex Isochimica alla rimozione delle ecoballe da Pianodardine. Sullo sviluppo industriale, invece, ci siamo concentrati soprattutto sulla vertenza ex Irisbus. C’è da fare ancora tanto e lo faremo”. Insomma, le premesse per una campagna elettorale accesa ci sono tutte e D’Agostino, candidato nel centrosinistra con la lista Insieme nel collegio uninominale del capoluogo, non lo nasconde.
Così come non nasconde le sue intenzioni per il futuro qualora dovesse essere eletto. Nel Pd ci entrerà, non lo nega: “L’abbiamo detto da un po’ di tempo. – ricorda – Siamo funzionali ad un progetto uguale al nostro, quello del Pd, e quindi sì, è questa è la nostra idea e lo era sin dall’inizio. Ora siamo con la lista Insieme, poi ci regoleremo”. In molti, tra l’altro, lo avevano accusato di essere portatore di un grosso conflitto di interessi essendo, al contempo, parlamentare imprenditore edile e nel settore del gas. Nulla di strano secondo il candidato di Montefalcione: “Sono proprietario del mio gruppo ma non ho alcun potere decisionale – afferma – Inoltre non lavoro con il pubblico, ma solo con il privato”. Stesso dicasi per la questione Tunnel, in merito al qaule precisa: “Sul Tunnel bisogna che ci si documenti. E’ una vecchia gara, bandita prima che diventassi parlamentare. Me la sono ritrovata ed ho dovuto completarla”. Fulminea la risposta sulla questione della concessione del gas: “Sono fantasie che stanno nella testa non so di chi. – replica – Noi lavoriamo con il nostro gruppo su scala internazionale”. Arginare il fenomeno dell’antipolitica e dare speranza ai giovani: questi i suoi obiettivi per cui chiama a raccolta i fedelissimi: “No all’eccesso di burocrazia – dice- . Conosco i problemi di chi vuol mettere su un’azienda. Abbiamo bisogno di ricostruire la speranza, questo, se eletto, sarà il mio obbligo morale”.