Le irpine delle professioni e quelle della cultura, della politica. Le donne delle battaglie per la parità, per la scienza, il turismo. Ottanta storie per ottanta protagoniste del territori, che intervistate dalla giornalista Elisa Forte offrono uno spaccato importante di una provincia. “Che è assolutamente rosa“, dice l’autrice alla presentazione del libro al Circolo della Stampa. “L’irpinia è rosa ma fa fatica a riconoscersi e farsi riconoscere dall’esterno“, aggiungerà poi Elisa, al suo secondo lavoro in libreria dal 25 marzo.
“Irpine, donne protagoniste di un territorio” è un corposo volume in cui c’è anche la voglia di contribuire alla crescita di un’area del Sud. E’ uno degli scopi del libro e delle stesse intervistate, presenti in massa alla “prima” avellinese. Nelle 336 pagine edite da Il Calamaio, Elisa Forte abbraccia ambiti diversi. “E’ l’Irpinia che tiene insieme queste storie e queste donne straordinarie – spiega -. Le interviste offrono un racconto inedito. Le donne raccontano loro stesse e raccontano l’Irpinia. Vengono fuori elementi di novità e di rottura, rispetto alle quote rosa per esempio. Con questo lavoro vorrei fare in modo che non contino solo i dogmi degli esperti di statistica. Non volevo e non possiamo fare una descrizione con le fredde statistiche“. Non son molte le donne nelle posizioni di forza, ma neanche pochissime. E girando tra le pagine e tra i paesi è facile scovare la sorpresa, l’esperienza incredibile, l’avventura.
Troviamo quindi la politica oppure il primo Prefetto donna, Maria Tirone. Chi ha fatto della pizza un’arte, come Sara Palmieri. E la signora dello Zafferano, Germana Puntel. Le donne per le donne, come la preside Anna Dello Buono. Per le battaglie e il lavoro, Silvia Curcio. Che giorno e notte sono al fianco dell’ambiente, come la comandante del Vigili del Fuoco Rosa D’Eliseo. E tantissime altre.
Al dibattito moderato da Christian Masiello l’assessore Teresa Mele, la segretaria Cisl Doriana Buonaviuta, il sociologo Enrico Finzi e la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio. “Non è solo una raccolta di interviste e testimonianze – dice quest’ultima -, il libro offre alle giovani generazioni e alle istituzioni uno strumento in più per realizzare un profondo cambiamento sociale e culturale e costruire una società a misura di donne e uomini. Lo fa con la passione femminile, con la curiosità della giornalista che racconta il Sud e la nostra terra, che fornisce alle giovani modelli di riferimento. Ne viene fuori uno spaccato del tessuto sociale irpino oltre gli stereotipi”.
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