Proseguono i lavori per il parco eolico attorno al lago di Conza della Campania. Nonostante una comunicazione del settore Attività produttive della Regione Campania, con la quale si ordinava alla società “Conza Energia” lo stop all’installazione di pale eoliche e il rinnovo dei pareri alla costruzione degli impianti (VIA e parere della Soprintendenza), nulla è cambiato sulle collinette che separano la diga conzana dal territorio di Teora. Dallo scorso 26 novembre, giorno in cui gli amministratori di Teora e Sant’Andrea di Conza esultavano per la presa di posizione di Palazzo Santa Lucia a favore della battaglia contro il parco eolico nei pressi dell’oasi WWF, il cantiere è andato avanti.
A lanciare nuovamente l’allarme è l’associazione “Io voglio restare in Irpinia” che punta il dito, ancora una volta, contro l’amministrazione comunale di Conza guidata dal sindaco Luigi Ciccone che avrebbe dovuto verificare con sopralluoghi il rispetto delle prescrizioni regionali. Nella dura denuncia affidata ai social, il gruppo ambientalista altirpino scrive: “Volete sapere come effettua l’attività di vigilanza il Comune di Conza? Con una bella ordinanza. Esatto, un’ordinanza”. Di qui la spiegazione del contenuto dell’atto pubblicato sull’albo pretorio dell’ente e motivato con ragioni di sicurezza per gli operai, cioè la chiusura al traffico veicolare di due tratti stradali al fine di consentire alla ditta Donatiello Benedetto, che effettua i lavori di messa in opera di un cavidotto a servizio del parco eolico, di operare.
Le ragioni dell’ordinanza però non convincono l’associazione che continua su Facebook: “Oltre a sentirci presi fortemente in giro insieme a tutti i cittadini, che hanno votato questa amministrazione alle scorse elezioni proprio per la sua contrarietà all’eolico selvaggio, non ci resta che chiedere una cosa, al sindaco e agli amministratori di Conza. Ma voi da che parte state? Siete dalla parte dei cittadini con cui siete scesi in piazza contro il parco, dalla parte dei sindaci che si stanno impegnando per impedirne la realizzazione, dalla parte degli enti che intendono salvaguardare il territorio? Oppure siete dalla parte delle società private, delle lobby che gestiscono il business dell’energia eolica, dei faccendieri locali che svendono il territorio per pochi spiccioli?”.