“Se è come dite, la situazione è preoccupante. Bisogna intervenire subito, avete fatto benissimo a parlarmi”. Franco Roberti, procuratore nazionale Antimafia, risponde così a Mario Rizzi e Marcello Arminio (sindaci di Lacedonia e Bisaccia). L’occasione è il 35esimo anniversario del terremoto a Sant’Angelo dei Lombardi. Ma l’emergenza di adesso è anche l’eolico criminale. Non quello selvaggio. Il procuratore, ex magistrato a Sant’Angelo negli anni del sisma, si interesserà della questione. Da cittadino onorario di Sant’Angelo si sente cittadino onorario di tutta la zona. “Servirà un forte coordinamento tra Procura ordinaria, Prefettura e Forze dell’Ordine. Per nuovi allarmi come questo ci metterò il massimo impegno”.
Rizzi e Arminio, nella breve ma densa conversazione con Roberti, hanno riferito di tutto. Dagli attentati alle minacce. Hanno messo in evidenza un clima che in quelle zone appare irrespirabile. Poi Roberti è intervenuto sull’argomento anche durante il convegno insieme al direttore del Mattino, Alessandro Barbano. Qui ha dato anche qualche speranza al sistema giudiziario in Alta Irpinia dopo la cancellazione del tribunale santangiolese. “Penso a uffici distaccati di un Tribunale, vedremo se si può fare qualcosa. E’ vero che gli uffici rimasti, le forze dell’ordine, lavorano bene. Ma… sarebbe un segnale concreto di vicinanza dello Stato”. In sala sollecitazioni sul tema sono arrivate anche dal sindaco Rosanna Repole (nella foto in copertina), che è andata oltre il momento del ricordo mettendo sul tavolo le emergenze e le prospettive di queste terre.