Dalla Anev (Associazione nazionale energia del vento) riceviamo e pubblichiamo
“Temi importanti come quelli dell’ambiente, dell’energia rinnovabile e dei cambiamenti climatici, di cui si è discusso a lungo a Parigi dove è stato adottato l’accordo della COP21, ratificato anche da parte di USA e Cina, vengono completamente bypassati dal servizio pubblico televisivo, che ha taciuto l’importanza delle fonti di energia pulita, anche in occasione del Referendum sulle Trivelle.
Il servizio pubblico televisivo dovrebbe occuparsi di ambiente e di energia in quanto temi importanti e fondamentali per la loro valenza etica, per l’importanza in termini economici, di sviluppo e di occupazione e perché di interesse per il pubblico. La lotta ai cambiamenti climatici e la riduzione della CO2 sono al centro del dibattito internazionale, rappresentano oggi questioni da risolvere con la massima urgenza poiché incidono direttamente sulla salute delle persone e sull’ambiente. Oltre a questo, le fonti energetiche rinnovabili contribuiscono alla crescita del Paese, creando benefici economici, sviluppo industriale, innovazione e posti di lavoro.
A fonte di ciò, stupisce che la scelta dei vertici RAI sia stata quella di chiudere programmi di informazione scientifica e divulgativa sull’ambiente e sull’energia, come Scala Mercalli e Ambiente Italia, e che si cerchi invece spesso di denigrare il settore, mettendo in luce aspetti negativi.
Carenze come queste sono sintomatiche di una continua e costante opera di comunicazione filo fonti fossili del Governo Renzi, che esprime la sua vicinanza solo a parole, in occasione della COP21, alle FER e alla “green econonomy”, ma che spinge poi sulle trivelle.
L’ANEV da parte sua cerca da anni di sostenere la corretta informazione sull’eolico, promuovendo iniziative come il “Premio giornalistico Energia del Vento”, a difesa di una comunicazione basata su dati scientifici e comprovati, che mettano in luce l’importanza del settore eolico anche in funzione della formazione dell’opinione pubblica e della coscienza sociale”.
Forse non è un caso che il comunicato dell’Anev giunga dopo la prima in tv della serie “Catturandi”. Ambientata in Sicilia, parla anche di mafie ed eolico.