Molti telespettatori e internauti irpini hanno visto il bel servizio de “La Gabbia” a Nusco, durante e dopo il match televisivo Renzi-De Mita. Gli ultras del no alla riforma costituzionale ci sono eccome, a Nusco si prevede un’altra percentuale bulgara. Ma qui resistono e provano a rilanciarsi anche gli oppositori del piccolo circolo Pd, più rosso che bianco. Gianni Marino e Stefano Quaresimale sono le due anime che hanno dato vita a un convegno per il sì. Un incontro con il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro per giunta, roba da scomunica! Con i sindaci Rosanna Repole e Beniamino Palmieri. L’una ormai nemica, l’altro renziano della prima ora e “fratello” politico di Luigi Famiglietti, colui che venne definito bamboccio proprio da De Mita. E allora senza troppi fronzoli i due, Marino e Quaresimale, partono da Nusco, lasciando all’esponente di Governo i ragionamenti sulle ragioni per il sì.
Gianni Marino (foto in alto), di centrosinistra ma un po’ più a sinistra, non ha problemi a dire: “Se in Italia votano no contro Matteo Renzi, qui votiamo si contro qualcun altro“. Riferimento chiaro. E ancora: “Non siamo abituati a vedere tanta gente ad una nostra iniziativa, di solito c’è il vuoto. Penso che sia il paese più difficile d’Italia“. Fin qui sarebbe anche folkore, ma Marino e Quaresimale continuano ed entrano nella vicenda politica sovracomunale: “Siamo contro il soccorso rosa all’interno del partito (riferimento alla D’Amelio e al patto con De Mita). La nostra non è una guerra ma il voler affermare l’autonomia del partito. Riguardo alle nostre zone il problema più grave è quello dei giovani che se ne vanno. Ma qui è tutto finalizzato a qualcos’altro, non a combattere questa tendenza. Che si parli di Comunità montane, Consorzio dei Servizi sociali o Gal… questo è il sistema contro cui dobbiamo lottare. Da questa sera – è l’arringa rivolta ai pochi nuscani presenti ma ad una platea abbastanza vasta – deve partite un rinnovamento della sezione locale. Aprire la sezione ad altri. Dare filo da torcere all’attuale amministraIone che è la peggiore della nostra storia”.
A seguire l’intervento di Rosanna Repole, sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi. “Dobbiamo parlare delle ragioni del sì ma anche del problema del Partito. Abbiamo bisogno di un partito unito, non unanime. Un partito che torni a parlare nei territori. Il momento è il congresso ma anche un nuovo tesseramento“. E aggiunge: “Il Pd deve colloquiare con gli alleati nel centrosinistra ma soprattutto con coloro che ci rispettano. Com’è possibile una alleanza con chi non ha rispetto del nostro segretario nazionale?” dice a proposito del sindaco di Nusco.
Beniamino Palmieri, sindaco di Montemarano: “So bene che fare politica a Nusco non è semplice, quindi il mio abbraccio va alla vostra comunità“. Sul referendum un articolato discorso che nasce da un pensiero netto: “Superare il bicameralismo è un’esigenza fondamentale per questo paese. Anche Fiorentino Sullo, nei documenti che sono riuscito a raccogliere, definiva il Senato un “inutile doppione” e si diceva pronto a formulare un Senato nuovo composto dai sindaci. Questa riforma in pratica era stata profetizzata addirittura nel 1972“.
Dura Chiara Maffei, dirigente Pd e referente del gruppo Radici Democratiche: “Nel fronte del no ognuno si è specializzato in una particolare disciplina. Berlusconi, i 5 Stelle sono gli artisti della menzogna, che mentono spudoratamente su qualsiasi argomento riguardi referendum e Governo. E poi c’è il monarca del Comune – altro riferimento a Ciriaco De Mita – che si è schierato dalla parte degli azzeccagarbugli. Sostiene che una vittoria del sì rischia far arrivare tutti i poteri nelle mani di una sola persona. Niente di più falso. Sono solo scuse, un tentativo di rivalsa nei confronti dell’attuale Presidente del Consiglio. Ci sono sicuramente dei punti di questa legge elettorale che non mi convincono appieno, ma il sì oggi è necessario per il futuro dei nostri figli“.