IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

La richiesta di un tavolo a Roma, al ministero per lo Sviluppo Economico, e la sollecitazione al nuovo Governo affinché faccia luce su quanto sta accadendo da mesi alla ex Irisbus di Valle Ufita. Ieri mattina lavoratori in sciopero presso lo stabilimento di Industria Italiana Autobus a Flumeri.

Nel mirino delle tute blu e dei sindacati c’è l’imprenditore Stefano Del Rosso che tarda a mantenere fede agli impegni presi in passato. Ma pure Regione Campania e Mise, che avrebbero abbassato la guardia sulla vertenza. A monte lo stallo del progetto del polo unico nazionale di produzione di pullman, a valle la volontà della proprietà di procedere a tagli del personale per esuberi. Nello stabilimento si lavora poco e la ristrutturazione non è avvenuta, mentre le commesse vengono smaltite presso stabilimenti esteri.

Il segretario provinciale Fiom Cgil Sergio Scarpa spiega: “Questa vertenza non riesce a decollare, non riusciamo ad avere un incontro al Ministero, non sappiamo se ci sarà un futuro. Quella di oggi è solo una prima forma di sciopero, ma continueremo anche in altre azioni di lotta. Cercheremo di capire insieme alla politica, come risolvere questa situazione che sta diventando davvero esplosiva e preoccupante. Speriamo di risolverla quanto prima, altrimenti ognuno si assumerà le proprie responsabilità”. 

Sulla vicenda interviene anche il coordinatore nazionale Cisal Metalmeccanici, Giovanni Centrella. “Manifestiamo la nostra vicinanza ai lavoratori dell’ex Irisbus di Flumeri. E’ necessario dare nuovo slancio al progetto industriale dello stabilimento di Valle Ufita perché, mentre si attende la ristrutturazione della fabbrica e le commesse vengono gestite in altri stabilimenti all’estero, i lavoratori irpini rischiano di restare senza ammortizzatori sociali”. Per il sindacalista, “occorre riportare la trattativa a livello nazionale ed esigere risposte dal nuovo esecutivo“.