Giunge a quota 100 tappe il tour elettorale di Luigi Famiglietti, candidato del Partito Democratico nel collegio senatoriale uninominale della provincia di Avellino, di cui fanno parte anche dei comuni del Sannio e del salernitano. “Era l’obiettivo minimo che mi ero prefisso quando ho cominciato questa campagna elettorale“, dice in una nota che sembra un bilancio della campagna elettorale. “Ho incontrato tantissimi sindaci, amministratori, cittadini, intere comunità. Ho ascoltato le loro richieste con umiltà e disponibilità, senza promettere nulla in cambio, ma assicurando massimo impegno qualora dovessi ricevere, con il loro voto, l’incarico per rappresentare questa terra per un secondo mandato parlamentare. Ho girato in lungo e in largo – spiega – senza clamori o annunci di tappe di fantomatici rally, peraltro, almeno da quanto poi ho potuto vedere, rimasti solo sulla carta. Continuerò a farlo in questi ultimi giorni di campagna elettorale”.
Il deputato uscente, oggi aspirante senatore, attraverso una lettera che sa di appello al voto si rivolge agli elettori, ricordando loro il lavoro fatto nei cinque anni a Montecitorio. “Ho cercato di rappresentare il nostro territorio e la nostra gente, le nostre necessità in maniera dignitosa. Non ho mai promesso posti di lavoro, ma ho cercato di creare le condizioni per incrementare l’occupazione, focalizzando l’attenzione sullo sviluppo delle infrastrutture, sulla promozione di incentivi alle imprese, di sgravi contributivi per le nuove assunzioni e di misure specifiche per l’imprenditoria giovanile come “Resto al Sud” – scrive – Ho sempre avuto rispetto del mio ruolo e con semplicità ho interpretato le mie responsabilità. Credo che un politico oltre che essere onesto debba essere capace. La mia attività politica e di amministratore è stata sempre finalizzata all’interesse della comunità e mai sfiorata dal minimo dubbio circa la correttezza e la liceità del mio operato. Sono stato sindaco del mio paese, Frigento, per due mandati e da tempo vivo ad Avellino”.
Poi lo sguardo al futuro, al lavoro che eventualmente vorrà portare avanti per l’Irpinia una volta approdato a Palazzo Madama. “Molto è stato fatto per la nostra terra, ma molto c’è ancora da fare. Nel mio collegio uninominale sono l’unico irpino tra i candidati favoriti per l’elezione, e nessuno più di noi irpini sa cosa significhi amare e rispettare la nostra terra. Nessuno più di noi conosce la forza dei nostri valori e la fatica di combattere per affermarli”.