“Il prossimo ciclo di programmazione 2021-2027 dei finanziamenti Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale), ha previsto 1,5 Miliardi di euro per la prima volta destinato esclusivamente alle zone interne e in particolar modo ai piccoli comuni. E’ sicuramente una buona notizia ed un’occasione da cogliere, perché rivolta sostanzialmente alle comunità che in questi anni hanno pagato doppio il prezzo della crisi, che ancora aggredisce le aree interne più e meglio di quanto non faccia ancora con i comuni delle aree metropolitane.
Seppure è da salutare positivamente il dato che recepisce il tema, dalla UIL più volte rilevato, della desertificazione demografica dei piccoli comuni, appare evidente precisa il segretario, che gli Enti locali non vanno lasciati soli di fronte a questa opportunità, e visto che anche ai parchi naturali e i distretti turistici per la prima volta viene assegnato un ruolo attivo nella realizzazione delle politiche di coesione, va avviata un confronto tra Regione (che resta indispensabile coordinatrice dei progetti per lo sviluppo dei territori, tenuto conto che anche in tema di servizi ci sono novità che guardano per esempio alla possibilità di utilizzo dei Fondi Europei anche per l’acquisto di Materiale Rotabile) e Comunità locali per programmare l’utilizzo di questa opportunità che non può essere destinata all’oblio come è successo per il recente passato con il Progetto Pilota.
In tal senso è opportuno riattivare “Il tavolo dello sviluppo” presso la Provincia che già in passato ha prodotto buone intuizioni se si pensa appunto alla ZES in Irpinia ed allo stesso Progetto Pilota allocato poi appunto in Alta Irpinia, al Presidente Biancardi l’invito e l’onere di istituire nuovamente il gruppo di lavoro che parli al territorio e alle comunità dell’Irpinia che può e deve sfruttare tutte le occasioni per ripartire”. Così in una nota apre il Segretario Generale della Uil Luigi Simeone.