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Forum progetto pilota, meglio tardivo che mai

Cosa è meglio: una proposta tardiva o una non proposta? Ce lo siamo chiesti noi che venerdì sera, un po’ a sorpresa ma neanche troppo, abbiamo ascoltato l’idea di Giuseppe De Mita, dirigente di L’Italia è Popolare, di organizzare un forum civile e sociale sul Progetto Pilota Alta Irpinia. La sorpresa è stata in parte mitigata dalle ripetute sollecitazioni dell’altro De Mita, Ciriaco, che da presidente dell’assemblea dei sindaci della Città Alta Irpinia aveva invitato più volte (invano) negli ultimi mesi i colleghi ad andare nei paesi e a divulgare il verbo: spiegare cosa fosse lo strano oggetto Strategia nazionale Aree interne e come fosse stato o si stesse declinando nel nostro territorio in questi 4 anni di lavoro.

La proposta è così arrivata da Teora, in un pomeriggio nel quale i popolari che si ritrovano ancora alla corte dell’ex presidente del Consiglio si sono riuniti per discutere su come rilanciare la loro azione politica, a partire proprio dall’area altirpina. È d’obbligo sottolineare che a quell’incontro, non è dato sapere se giustificate o meno, si sono registrate pure diverse assenze. Quelle del sindaco di Torella dei Lombardi Amado Delli Gatti e del collega di Cairano Luigi D’Angelis, ad esempio, non sono passate inosservate ai più attenti conoscitori del mondo demitiano. Ma c’era comunque un nutrito gruppo di amministratori di ieri e di oggi e c’erano rappresentanti del mondo associativo e imprenditoriale.

Ingeneroso parlare di proposta tardiva? Affatto. Ma Giuseppe De Mita e i suoi non sono gli unici a essersi mossi in ritardo. Che fosse necessario aprirsi all’esterno e spiegare alla gente, che resta ancora in Alta Irpinia o che vuole restarci, lo abbiamo chiesto sin dal primo giorno noi che scriviamo su questa testata. E negli ultimi mesi abbiamo ascoltato diversi sindaci intervenire al tavolo della Città Alta Irpinia per chiedere trasparenza, pubblicazione di atti, allestimento di un sito che possa raccoglierli. Tutte cose qui scritte tempo fa e che ora ci strappano un sorriso. Non perché vogliamo sottolineare meriti dove meriti non esistono, ma perché sarebbe bastato un pizzico di ragionevolezza per apportare molto prima, e in maniera meno dolorosa, piccole e opportune correzioni.

Adesso il De Mita junior, ex parlamentare candidatosi pure a svolgere la funzione di responsabile unico del procedimento per l’azienda forestale (uno dei pilastri su cui si fonda la strategia di sviluppo dell’Alta Irpinia secondo il Progetto Pilota), propone insieme al presidente di Confartigianato Ettore Mocella una cosa di indubbio buon senso. Altrove in Italia già ne hanno realizzati. Un forum sull’area pilota: un momento di incontro tra sindaci, operatori privati e pubblici, cittadini, magari pure studenti e associazioni, per spiegare e per provare a dare slancio all’azione di un Progetto Pilota altrimenti tutto confinato nel chiuso di stanze e di ragionamenti in burocratese. Bandi, misure, linee di finanziamento, delibere, partenariati, percentuali sono cose stimolanti per gli addetti ai lavori, ma incapaci di parlare alla pancia di gente in carne e ossa che vuole capire se un giorno questo Progetto Pilota le procurerà un minimo beneficio. Che sia un posto di lavoro o molto più semplicemente uno sportello aperto, una rete di pronto soccorso efficace o un bene architettonico e ambientale finalmente friubile.

L’errore, che può facilmente diventare un pericolo, è l’aver lanciato l’iniziativa in un contesto di parte e partitico. Sarebbe stato meglio che la proposta fosse nata e fosse stata avanzata dai protagonisti del tavolo dell’Alta Irpinia, cioè i sindaci, e non da un dirigente alla testa di un gruppo che sta cercando spazi ed energie per ricollocarsi e riabilitarsi sullo scacchiere politico. Il pericolo è che il forum si trasformi, ancora prima di nascere, in un momento divisivo. Un’altra grande occasione per non capirci nulla, per non parlare alle persone, ma per fare una sterile chiamata alle armi per pochi interessati. Che vengano lasciati a casa eventuali dissensi e dissidenti, e che si dia spazio a entusiasti senza cognizione e sostanza. Come pure a Teora abbiamo avuto modo di ascoltare. Se forum deve essere, è l’auspicio, che sia di tutti e che sia concreto.

Paola Liloia

Classe 1985, laureata alla Sapienza in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo. Ha collezionato stage in uffici stampa romani (Confapi, ministero per la Pubblica Amministrazione, Senato) e collaborato con agenzie di comunicazione, quotidiani online locali e con il settimanale "Il Denaro". Ama la punteggiatura. Odia parlare al telefono e i tacchi. Ama l’Inter e le giornate di sole.

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