“Carmine Ioanna meets Giovanni Falzone”. È il concerto, organizzato dalla Fondazione Carlo Gesualdo, presieduta da Edgardo Pesiri, che si terrà il 18 febbraio, alle 20,30, nella Chiesa del Santissimo Rosario, a Gesualdo. Dopo il concerto è prevista una visita in notturna al castello. La performance della serata, in cui i due artisti si incontreranno, nasce dall’esigenza di raccontarsi.
Attraverso brani inediti e composizioni personali e originali i due racconteranno se stessi, le loro vite, le loro passioni in un dialogo attraverso il quale ognuno di noi possa riconoscersi. Gioie e dolori, tristezza e allegria appartengono alla sfera personale di noi tutti…uniti insieme da un filo comune ove ruotano le emozioni, ed è attraverso questo filo che i due musicisti ci parleranno…attraverso i loro strumenti si…ma soprattutto attraverso un linguaggio universale, come quello della musica, pensato come canale ove far fluire ricordi e profumi che ci hanno abitato, come musica dove lasciar scorrere le sensazioni, la magia e gli stati d’animo, la follia di noi stessi che altro non siamo se non pura poesia.
Carmine Ioanna. Nato ad Avellino, inizia a studiare musica all’eta i 4 anni. A otto anni collabora già con tutte le realtà musicali del territorio e presto comincia i suoi studi presso il conservatorio di Avellino prima e di Frosinone poi.
Parallelamente agli studi classici ha sempre studiato e suonato il jazz, sua vera vocazione artistica, con jazzisti di fama internazionale come Greg Burk, Ettore Fioravanti, Dennis Mongomery, Ramberto Ciammarughi, Maurizio Rolli, Oscar Stagnaro.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti nell’arco della sua carriera, e ha al suo attivo concerti in piu di trenta paesi nel mondo e ha tenuto masterclass sull’improvvisazione nei conservatori in Marocco, Kazakistan, Kirgstan, Nicaragua, Guatemala, Canada, Stati Uniti e Spagna.
Numerosi sono gli album pubblicati in questi ultimi anni e diverse le
collaborazioni.
Ha infatti inciso con Luca Aquino, Francesco Bearzatti, collaborato con il rapper coreano Looptimist e ha contaminato la sua arte con quella della parola cooperando con diversi attori italiani,quali Rocco Papaleo e Claudia D’Amico.
In ultima la partecipazione all’opera “Mimì è una civetta” de la bhoeme di Puccini svoltasi di recente al Teatro di Modena accanto a Fabrizio Bosso.
Soprannominato lo zingaro d’irpinia, proprio per la sua grande carica emotiva mentre suona, che ricorda le sue origini in una terra ricca di passioni ma con la curiosità che lo spinge a trovare nuove sonorità in giro per il mondo.
Giovanni Falzone. Geniale trombettista e compositore, uno dei protagonisti del jazz italiano ed europeo, vanta una lunga esperienza anche nel mondo della musica classica.
Comincia lo studio della tromba all’età di 17 anni presso la scuola di musica della banda di Aragona (AG). Si iscrive quindi al Conservatorio di Palermo, presso il quale si diploma.
Dal 1996 al 2004 collabora stabilmente con l’Orchestra Sinfonica di Milano con cui ha occasione di suonare assieme a direttori e solisti di fama internazionale come : Giuseppe Sinopoli, Claudio Abbado, Carlo Maria Giulini, Riccardo Chailly, Yutaka Sado.
Dal 2004 si dedica definitivamente al jazz e alla composizione, diventando anche docente di ottoni jazz presso il Conservatorio di Milano e presso la New York University Florence. Ha suonato sui principali palcoscenici europei e Da tre “Stagioni Musicali” le sue composizioni vengono regolarmente eseguite nell’ambito dei “Concerti da Camera” dell’Orchestra Sinfonica di Milano.