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Gli anni di Gambacorta in Provincia, il bilancio di fine mandato

Hanno parlato di metodo Gambacorta ma a me sembra sbagliato. C’era la necessità di affrontare un momento di difficoltà ed emergenza nella provincia e ritengo di aver creato in consiglio un clima di collaborazione. Abbiamo lavorato insieme per i problemi del territorio, è stato utile e opportuno”. Queste le parole del presidente della Provincia di Avellino, Domenico Gambacorta, che questa mattina a palazzo Caracciolo ha fatto un bilancio di fine mandato. Elencando quelle che sono state le priorità dell’Ente.

Partendo dalle scuole, Gambacorta si è detto contentissimo di aver potuto investire sui poli informativi. 8 milioni di euro destinati a diversi interventi, tra cui il nuovo padiglione del liceo Colletta inaugurato nel 2018, ma soprattutto all’Università di Enologia: “Abbiamo investito per i ragazzi di questa provincia, ma anche per coloro che verranno da fuori a completare il ciclo di studi della facoltà di Enologia, compresi i dottorati di ricerca, i laboratori e la parte scientifica aperta a tutte le aziende enologiche della provincia di Avellino, per i quali abbiamo ricevuto anche i complimenti del rettore della Federico II di Napoli. Siamo intervenuti sui poli scolastici non solo di Avellino, ma anche ad Ariano e in Alta Irpinia”.

Grandi opere, sanità, cultura, trasporti, ambiente. Gambacorta ha fornito un resoconto dei risultati ottenuti dall’Ente che ha guidato dal 2014. 3.750.000 euro per gli interventi sui fiumi, in particolare ad Atripalda, con una spesa di oltre 4 milioni, per mettere in sicurezza la città dal rischio inondazioni. 5.300.000, invece, quelli trasferiti ai comuni per l’assistenza tecnica, “per togliere l’amianto dagli edifici pubblici – ha specificato -, garantire la sicurezza scolastica e mettere in moto attività con professionisti”. Circa 8 milioni di euro per la viabilità, tra 2017 e 2018, più di 4 per l’assistenza scolastica e oltre 2 per la sanità. “Oltre a pagare migliaia di euro di debiti fuori bilancio non fatti da noi”, ha aggiunto.

Sui trasporti pubblici locali Gambacorta ha evidenziato: “Se non ci avessimo messo risorse del bilancio provinciale, gli studenti da Lioni non potevano tornare a Sant’Andrea di Conza”. Mentre, sull’Alta Capacità “ne abbiamo parlato in un consiglio provinciale aperto organizzato ad Ariano, poco distante dal luogo dove dovrebbe sorgere la stazione Hirpinia. Sono convinto che l’analisi costi/benefici andasse fatta prima di fare gare e progettazioni. Oggi siamo in notevole ritardo e questo dimostra un’incompetenza diffusa a livello di governi che danneggia i territori. Milioni di euro già finanziati mettono in moto persone che lavorano, imprese, salari, garantiscono a questa provincia il più grande investimento infrastrutturale che è stato fatto dall’’800. E mi sembra una follia volerlo ritardare per cominciare adesso a pensare a percorsi nuovi. Questa progettazione è cominciata nel 2007 con la presentazione dello studio di fattibilità, nel 2009 c’è stato il progetto preliminare, nel 2017 quello definitivo. Oggi tornare indietro vuol dire mandare in fumo un lavoro di 10 anni”.

Presente in sala, al fianco della vicepresidente provinciale Caterina Lengua, anche il presidente di Irpiniambiente, Nicola Boccalone. La Provincia, come socio, ha investito oltre 600.000 euro più le quote del 2018, per il miglioramento del ciclo dei rifiuti e dello Stir di Pianodardine.

Infine, sulle prossime provinciali, Gambacorta ha detto: “Speravo che il metodo adottato in Provincia fosse condiviso dalle forze politiche in vista delle elezioni del 31 ottobre, ma così non è stato. A due candidati, io ne avrei preferito uno solo condiviso, che partisse dai sindaci e non dalle segreterie dei partiti”. Aggiungendo, inoltre, il suo disaccordo con il decreto Milleproroghe “si è arrivati a decidere da Roma quando si deve votare, quando per statuto si sarebbe dovuto fare a metà gennaio. Accelerazione inutile. Accorciare la vita di questo consiglio provinciale regolarmente eletto e degli altri che terminavano oltre il 31 ottobre, non mi sembra giusto”.

“Per ora – ha concluso Gambacorta – faccio il sindaco di Ariano. Una pausa di riflessione a Natale, poi mi dedicherò a pensare a ciò che dovrà succedere, che dipenderà da tante cose”.

Sabina Lancio

Ha da poco conseguito la laurea magistrale in Teoria dei linguaggi e della comunicazione audiovisiva all'Università degli studi di Salerno. Le piace scrivere e, in generale, lavorare nel mondo della comunicazione, conoscere nuove persone e intraprendere nuovi percorsi.

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