La reazione della Misericordia di Montella, dopo la scoperta di un guardone nei locali dell’associazione, è molto cauta. Innanzitutto la Confraternita guidata da Flavio Lombardi esprime “piena fiducia alla magistratura”.
Si prende atto della notizia, apparsa ieri sul quotidiano Il Mattino, che riguarda la storia di un 28enne scoperto a spiare le volontarie nello spogliatoio di via Scipione Capone con una telecamera. La storia ovviamente è vera. Ma l’associazione non dà giudizi e parla di “fatti presuntivamente verificatesi all’interno dei propri locali, ovvero dell’installazione di una telecamera nel bagno ai fini di spiare le volontarie in intimità”.
La nota recita: “La Misericordia si impegna ad assumere, al suo interno, tutte le iniziative necessarie a salvaguardare la verità ed il proprio buon nome, ribadendo la propria estraneità in ogni atto o fatto legato all’iniziativa di singoli ed invitando la popolazione a continuare a nutrire piena fiducia nell’istituzione. Ricordiamo che la Misericordia è tra le più importanti in Irpinia, fu fondata nel 1984 ed ha effettuato tantissime missioni umanitarie”. A Montella ovviamente non si parla di altro, le volontarie sono state assistite da un avvocato per la denuncia degli episodi alle forze dell’ordine. Insomma, una bufera. Tutto è accaduto mentre il presidente Lombardi si trovava in Argentina per motivi personali. Poi è scoppiato lo scandalo.