Chiusano San Domenico non è certo uno dei luoghi d’Irpinia noti per il turismo, sebbene qualche edificio di interesse culturale ci sia. Sebbene la natura del Parco dei Monti Picentini sia superba per acqua e vegetazione. Ed è proprio risalendo la collina di San Domenico, alle pendici del monte Tuoro, che si incontrano i ruderi del castello longobardo. Un paio di cartelli ne indicano la presenza.
Della rocca, che dominava la valle del Sabato e quella del Calore guardando verso Benevento, resta poco e anche la passerella panoramica in legno realizzata per rendere fruibile il luogo non si presenta in buono stato. Necessiterebbe di manutenzione, oltre a essere evidente il passaggio maldestro dei vandali che ne hanno divelto una parte, rendendola poco sicura (vedi foto sopra e in copertina).
Pochi metri più avanti si incontra la chiesa di San Domenico risalente alla seconda metà del ‘500. La struttura venne ristrutturata parzialmente dopo il terremoto del 1980. Servirebbero altre risorse per recuperarla del tutto. Un cancello impedisce l’ingresso nell’ambiente principale, dal quale negli anni sono stati trafugati tutti gli elementi, dalle tele alle lapidi passando per l’altare. Poche tracce se ne conservano vicino alle pareti, il pavimento è un cimitero di calcinacci. Un altro ingresso, qui con cancellata abbattuta, conduce in locali più piccoli, inconsapevoli ricettacoli di rifiuti. Scritte sui muri segnalano il passaggio di moderni poeti non curanti dello spazio pubblico. Insomma, qualcuno c’è che visita l’area. Ma molto probabilmente non rientra nella categoria “turisti”.
Dal colle di San Domenico per qualche anno è partito il corteo della manifestazione “La cattura dell’orso” ispirata a un rito precristiano chiusanese che ricade nel giorno della Candelora. Lo testimoniano anche i cartelli. Progetto finanziato dalla Regione Campania per circa 100mila euro con fondi europei del Psr 2007/2013, attraverso il Gal Irpinia di cui in quel periodo il paese faceva parte. L’evento ha visto anche un gemellaggio tra A.S. Avellino e Comune di Chiusano e una partnership con i disegnatori della Disney. Dopo le luci e le paillettes dell’edizione 2014 però la manifestazione è scomparsa dai radar della stampa irpina, complice il cambio della guardia in Municipio tra l’ex sindaco Reppucci e l’attuale, Carmine De Angelis, e come spesso accade l’esaurimento del finanziamento. Oggi sulla tradizione lavorano soltanto gli alunni delle scuole locali con recite e cortometraggi.
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