“Basta con la retorica, qui c’è sfiducia e malcontento e la presentazione di quattro liste lo dimostra“. Il passaggio di Antonio Iannece, candidato sindaco per la lista Aquilonia responsabile, arriva dopo un lungo attacco alle amministrazioni precedenti. Propone “non grandi progetti ma semplici azioni fattibili“. La butta sul concreto dunque. E punta il dito contro “i troppi sprechi che hanno caratterizzato il paese in questi dieci anni“. Ed da queste dinamiche che trae i giudizi sul presente. La conseguenza, la ricetta amministrativa, sembra essere improntata sul rigore. Contro il ricorso a incarichi e consulenze. “Troppe a professionisti esterni“, denuncia. Più passaggi sulle opere pubbliche, alcune mai completate. “Ho richiesto al sindaco Giancarlo De Vito di ottenere informazioni sull’elenco dei tecnici di ogni sorta con i relativi incarichi. Su opere pubbliche, strutture sportive, casa della cultura, impianti. Oppure sulle forniture mai pagate“. E dal palco Iannece continua parlando di proloco e associazione museo, insieme ai candidati Giuseppe Daniele e Antonio Mesce. “Senza contare il clamoroso ritardo di 11 anni sul Puc. Noi siamo stanchi di non sapere, stanchi della mancata trasparenza“, dichiara.
Ed aveva cominciato così: “Spira il vento del cambiamento in Italia e speriamo anche qui“, facendo riferimento a un’amministrazione uscente “raffazzonata e inadatta a garantire qualunque sviluppo“. Si definisce un rompiscatole ma vede gli avversari “nervosi”. Poi l’architetto porta avanti il discorso parlando dei giovani. “Noi in questi anni siamo stati ignorati, prescritti. Senza alcun motivo valido, spazio a professionisti esterni che non conoscevano il territorio e la nostra storia . E i giovani? Non esistono per gli avversari. Ma i giovani vanno valorizzati ascoltandoli. Non vogliamo l’ego ma il bene comune. E io non prendo lezioni dai notabili del secolo scorso. Aquilonia è ferma. Avete fatto una riflessione su questo?“. Riduzione delle tasse, miglioramento delle condizioni stradali (soprattutto di accesso al paese), cura del verde e in generale una migliore gestione dell’esistente. Sono queste alcune delle linee guida.