Il cammino che lega l’Irpinia, qui l’artigiano è Vito

Il cammino è stato e sarà uno degli elementi per costruire il turismo in Irpinia. Insieme a treno e bici si spera. Oggi termina il tour di Info Irpinia attraverso i paesi della provincia. Ad agosto è stato inaugurato anche se per pochi giorni il treno turistico Rocchetta-Conza in attesa di un prolungamento fino a Lioni e poi fino ad Avellino. Si sono messe le basi per la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, da Caposele a Santa Maria di Leuca e con un tratto che collegherà anche Cassano Irpino. In Irpinia il futuro turismo è movimento, anche a piedi. Lo sa benissimo uno come Vito Rago, anima dell’associazione Irpinia Trekking che “accompagna” ogni iniziativa di altre associazioni. L’estate è abbondantemente finita e si ritornerà a parlare d percorsi di trekking più avanti. E siamo sicuri che Vito continuerà a essere protagonista.

Vito, fuori dagli schemi ed i soliti dati anagrafici presentati per chi non ti conosce.

Il primo ricordo di me stesso nacque quando ero bambino e aggrappato sulle spalle di mio cugino maggiore, annusai per la prima volta il profumo dei fiori in un campo in primavera. Da quel momento in poi non ho mai più abbandonato quel ricordo e la ricerca costante di quella energia. Altro elemento base nella mia vita è la passione per la musica, i viaggi, gli occhi dei miei genitori, i miei fratelli di carne e di spirito.

 

Come nasce Irpinia Trekking?

Irpinia Trekking nasce da un’idea di due grandi maestri della montagna: Tonino Maffei e Giancarlo Nebbia. Io mi sono avvicinato a loro una  decina di anni fa, ma è da almeno cinque anni che sono guida ufficiale del gruppo. Nel corso di questi anni anni ho portato l associazione a collaborare con vari festival in irpinia come lo Sponz Fest, Sentieri mediterranei, la Notte dei Falò di Nusco e altri. Insomma la collaborazione con gli eventi in giro per la provincia è un elemento imprescindibile delle nostre attività. In quelle occasione incontriamo persone che altrimenti non avrebbero assaporato i nostri paesaggi camminando.

Cosa ti ha coinvolto prima: il tuo stesso camminare oppure organizzare il cammino per gli altri?

All’ inizio camminavo sempre da solo anche di notte nei boschi sotto la luce dolce della luna per sentirmi interamente me stesso e a pieno contatto con lo spirito della madre terra. Quando cammini da solo è un continuo dialogare con se stessi. Ma poi incontri altri esseri simili e comincia il viaggio di gruppo.

Quanto è importante una guida per un escursionista o aspirante tale?

Camminare con una guida è importante, ma saper scegliere la propria guida è di maggiore importanza. La mia prima guida, ovvero il mio maestro di montagna, fu Carmine Palatucci di Montella circa una ventina di anni fa quando portavo il mio banjo sulle spalle inseguendo quell’omone dalla barba lunga lungo i sentieri di montagna alla ricerca del luogo perfetto. Una vera guida deve farti sentire a casa e allargare i tuoi sensi, è un maestro fisico e spirituale allo stesso tempo.

Qual è il percorso che ti ha regalato più emozioni qui in Irpinia?

Di sicuro il viaggio a piedi da Avellino a Rocchetta lungo i binari della Ferrovia. In cinque giorni tra difficoltà e gioie… rovi… fame e sete, masserie abbandonate, gente ospitale, castelli misteriosi, filosofi, poeti e curiosi. Siamo partiti in due e arrivati in due ma lungo il percorso si sono accodati con noi almeno una ventina di ragazzi provenienti da tutta l’Irpinia proprio come vagoni di un treno.

In Irpinia può davvero parlare di trekking in relazione al turismo?

Il trekking come idea di percorso può unire tantissime attività come l’ ospitalità, la musica, la gastronomia e l’artigianato. Tutte formule magiche che esistono nel nostro territorio. Bisogna solo farle viaggiare insieme e farle esprimere nel miglior modo. Siamo come un treno che aspetta solo di partire ma già qualcosa si sta muovendo.

C’è un interesse, per quello che hai potuto osservare, degli escursionisti di fuori provincia, regione o nazione verso i nostri itinerari?

Ne ho conosciuti molti di stranieri in Irpinia. Ogni anno nuovi arrivi e tutti curiosi di conoscerci e conoscere il nostro territorio ed i suoi prodotti tipici . Chiunque venga in Irpinia se ne torna con il desiderio di ritornare. Anche se non torna più quell emozione si sente e si trasmette. L’ Irpinia rappresenta la giusta alchimia di un viaggio sospeso nella terra di mezzo tra est e ovest, tra antico e moderno, tra feste esaltanti e silenzi lontani. Ci vuole anche passione e bravura per esaltare di piùù e misticizzare un viaggio nella nostra terra. I nostri itinerari sono tanti e ognuno è diverso. L’Irpinia cambia volto almeno quattro volte.

Titty D'Agnese

Laureata in Giurisprudenza, avvocato a spasso, cittadina irpina attiva e partecipe, "bimba scema" che si è sognata il treno, animo mediterraneo, follemente innamorata della sua terra d'origine, l'Irpinia, luogo ricco di colori e contrasti forti, di borghi, contrade e folklore. Da montemaranese purosangue non disdegna "pizza e menestra" e un buon bicchiere di vino.

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