Una tesi di laurea su una realtà imprenditoriale del settore del legno. In una fase in cui si dibatte molto in Alta Irpinia sulle prospettive occupazionali dell’industria del legno e sulle foreste in quanto risorsa per lo sviluppo del territorio, un giovane altirpino si laurea studiando proprio il caso di un’impresa del settore con sede a Lioni.
E’ successo presso la facoltà di Economia aziendale dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. La discussione, che ha avuto come relatore il professore Massimo Ciambotti, è ruotata attorno a “Il controllo di gestione nelle imprese che producono su commessa: il caso Icam Infissi”. L’idea è venuta a Angelo Intoccia, neo dottore in economia, dopo un tirocinio in azienda: portare all’attenzione della commissione il caso di un’attività imprenditoriale che ha resistito a tutto. Al terremoto dell’Ottanta e alla lunghissima fase di ricostruzione, ma pure alla crisi economica degli anni Duemila e al ricambio generazionale: di padre in figlio.
“Ho pensato che potesse essere interessante raccontare dal punto di vista aziendale che è possibile superare le difficoltà di un sisma, interessante anche perché l’economia marchigiana e di altre regioni appenniniche italiane negli ultimi sei mesi ha subito a sua volta lo shock del terremoto. Colpi che si possono superare solo se nella gestione diventano elementi chiavi il riconoscimento della preziosa eredità ricevuta e della passione e del lavoro che si nascondono dentro un mestiere”, spiega Angelo.
Oggi l’azienda, infatti, coniugando qualità artigianale e precisione tecnologica, è conosciuta in tutta la provincia di Avellino e vende su tutto il territorio nazionale grazie al legame conservato con gli irpini emigrati nel nord Italia, i quali si servono dei serramenti di Rocco Salerno e Agnese Spiotta. Una qualità che non trascura la cura dell’ambiente grazie a materie prime provenienti da foreste gestite in modo corretto e responsabile, a prodotti laccati e verniciati ad acqua, e all’utilizzo di energia fotovoltaica.