Il M5S si presenta: ‘No ai vecchi padroni d’Irpinia’

Liberatevi dai vecchi padroni. Non vi faranno mai favori. Proteggete la vostra dignità, i vostri figli sono stanchi di vedervi servire”. Così alla presentazione della lista del Movimento 5 Stelle, il candidato all’uninominale Camera Avellino, Michele Gubitosa. L’imprenditore di Montemiletto di HS ha raccontato la sua storia, affinché il messaggio arrivi chiaro ai giovani irpini: “Da un negozio di computer in un paese di 5000 abitanti, sono arrivato a costruire un’azienda con tantissimi dipendenti, anzi oggi è la loro azienda. E senza l’aiuto di nessun politico locale. Questo per dire ai ragazzi andate avanti anche se soffrite, non perdete la speranza di realizzare i vostri obiettivi. Il successo sul nostro territorio è frutto delle persone sparse in tutti i cento comuni irpini”.

Gubitosa, che segue le dinamiche del Movimento dal 2005 soprattutto nella provincia di Avellino, spera, seppur non dovesse ottenere il posto in Parlamento, che i 5 Stelle diventino il primo partito ad Avellino. E poi attacca: “Ci vuole un cambiamento che dia pari opportunità a tutti. Diamo una svolta. La classe politica vecchia, che mi associa a sé solo per togliere potere al Movimento, non può più fare niente”. Conferenza stampa del Movimento al Circolo della Stampa di Avellino. Presentati quattro candidati, fuori c’è la jeep che porterà la squadra in giro per Irpinia e Sannio.

Nel collegio Ariano-Alta Irpinia, il candidato è Generoso Maraia, professore in un istituto superiore di Ariano irpino, dove lavora con i disabili. “Ho sempre lottato contro le ingiustizie sociali, al fianco ad esempio dei contadini di Difesa Grande. E credo che per realizzare un cambiamento reale bisogna individuare i punti di forza e far leva su quelli. Abbiamo le idee chiare per quando andremo in Parlamento, perché conosciamo i problemi di questa terra”.

 

Ugo Grassi, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Parthenope, è all’uninominale Senato per i pentastellati, con i quali è dal 2013. “Da tecnico – ha spiegato – osservo la devastazione del nostro ordinamento vandalizzato. La gravità della situazione mi spinge a candidarmi e sono convinto che solo il Movimento 5 Stelle può salvare il paese, innanzitutto dalla burocrazia che esiste solo per interessi inconfessabili”. Per il docente universitario è necessario ripartire da zero con un programma condiviso come quello del Movimento, riflettendo sui valori già presenti nella carta costituzionale. Primo fra tutti il principio di uguaglianza “che non vuol dire trattare tutti allo stesso modo ma soccorrere chi è in difficoltà. L’87% delle risorse economiche alle università sono state destinate al nord e solo il 13% al sud, hanno detto per il merito. Senza pensare agli studenti che pur avendo grosse qualità, sono svantaggiati dal territorio in cui vivono”.

Una campagna elettorale, come preannunciato dall’uscente Carlo Sibilia, anche contro l’astensionismo. E un programma attento alle esigenze del territorio, definito dallo stesso “cucito sui cittadini e per le aree interne. Il primo punto, la nostra riforma sul lavoro, è il Reddito di Cittadinanza, perché nessuno dovrà più bussare alla porta dei politici per ottenere un impiego. I soldi? Quando servono alle banche ci sono, per i cittadini no. E chi vuole recuperarli viene cacciato. Noi li abbiamo trovati. Abbiamo dimezzato i nostri stipendi e recuperato 170mila euro da destinare alle piccole e medie imprese”. Negli obiettivi del programma anche la realizzazione di una banca pubblica dell’investimento che dia ai giovani garanzie per un finanziamento. “Per diventare imprenditori della nostra terra”, ha specificato il deputato.

Sul futuro dell’Irpinia “mentre alcuni pensano di fare Lioni-Grotta sulla Mefite, io dico che dobbiamo far conoscere questa terra, con le sue eccellenze, a chi viene da fuori. Con passione ed entusiasmo, i nostri candidati sono uniti verso l’obiettivo di arrivare al 40% la sera del 4 marzo. Ho passato 12 anni a perseguire questo sogno. Oggi ho accanto persone competenti che mi aiutano a realizzarlo”. E rispondendo alle critiche mosse dall’esterno, Sibilia ha concluso “del nostro passato non dobbiamo giustificare niente a nessuno. Piuttosto sono loro che ci devono spiegare come hanno fatto in 30 anni a ridurre il territorio in questo modo”. Passaggio particolare su Maraia: “Lui aiuta i disabili, altri sui disabili lucrano“.

Sabina Lancio

Ha da poco conseguito la laurea magistrale in Teoria dei linguaggi e della comunicazione audiovisiva all'Università degli studi di Salerno. Le piace scrivere e, in generale, lavorare nel mondo della comunicazione, conoscere nuove persone e intraprendere nuovi percorsi.

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