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Il Mavi di Lacedonia diventa museo di interesse regionale

La Giunta regionale delibera di attribuire lo status di museo di interesse regionale al MAVI – Museo Antropologico Visivo Irpino, con sede a Lacedonia in Largo Tribuni n. 61, appartenente alla Pro Loco Gino Chicone”.

La deliberazione dello scorso 18 ottobre, pubblicata due giorni dopo sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, ha dunque consentito alla struttura museale lacedoniese e a tutti quanti hanno lavorato a questo fine, di tagliare l’ambito traguardo. Da ieri, infatti, il MAVI, che espone gli oltre milleottocento scatti che Frank Cancian fece a Lacedonia nel 1957, esiste a tutti gli effetti ed è riconosciuto dall’ente regionale. Un epilogo in realtà anticipato già nello scorso agosto, quando, nel corso del convegno tenuto a Lacedonia sulla rete museale, il dottor Federico Lomolino, funzionario regionale presso l’Unità Musei e Biblioteche, diretta da Anita Florio, portò con sé la notizia del riconoscimento dell’interesse regionale da parte della sua unità. Il passaggio in giunta, dunque, sarebbe stato consequenziale.

Com’era facilmente prevedibile, c’è grande soddisfazione tra tutti coloro che hanno lavorato perché si giungesse a questo risultato. “Un grande risultato – esulta il direttore del MAVI, la dottoressa Antonia Pio – che ci ripaga dei tanti sacrifici fatti in passato. Sentiamo di ringraziare i funzionari regionali che si sono interessati alla nostra istanza e alla nostra struttura, consentendoci di arrivare a questo traguardo. La soddisfazione è davvero tanta, e sarà una molla per andare avanti nel nostro lavoro, insieme alla Pro Loco e alla preziosa collaborazione degli amici di LaPilart”. Soddisfazione viene espressa anche dal sindaco di Lacedonia Antonio Di Conza: “Si tratta senz’altro di un brillante risultato”, fa eco il primo cittadino. “E’ mio dovere esprimere un sentito ringraziamento a quanti si sono prodigati e hanno collaborato alla nascita di questo museo, che oggi vede ufficialmente la luce. Il fine era quello di ottenere il riconoscimento regionale, e per questo dobbiamo essere grati ai funzionari dell’ente che vi hanno lavorato. Mi preme inoltre rivolgere un ringraziamento al consigliere regionale Maurizio Petracca per l’impegno che ha profuso per ottenere questo traguardo”.

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