Riprendono ufficialmente i concerti in Irpinia. Sabato 18 Luglio alle ore 21.00 presso l’Abbazia del Goleto, si esibirà l’orchestra partenopea I Virtuosi Napoletani diretta da Massimo Santaniello. Il recital “Et la terre Tremble encore” inaugura il programma di eventi culturali “In luogo del terremoto. Il quarantennale tra Irpinia e Alta Valle del Sele”, promosso dall’associazione La Prediletta in collaborazione con la Presidenza del Consiglio regionale della Campania. Un viaggio in alcuni dei paesi più colpiti dal sisma dell’80, tra le province di Avellino e Salerno; un modo per far rivivere posti simbolici della tragedia o location che testimoniano l’avvenuta ricostruzione attraverso altre forme, quelle dell’arte e della cultura.
Con questo evento, grazie alla partnership con il Rotary Club Hirpinia Goleto, non soltanto si infonderà bellezza ad un luogo duramente colpito dal sisma, ma si sancirà ufficialmente la ripresa dei concerti dal vivo in provincia. Doppia è, quindi, la valenza catartica dell’evento: «Lo spettacolo è il settore che ha subito di più la crisi e la battuta d’arresto delle attività. Spero che questo appuntamento sia solo il primo di tanti, e che serva alle istituzioni per capire che la musica, la cultura, vanno sostenute», spiega il maestro Massimo Santaniello.
Violino solista sarà Shaady Mucciolo, mentre la voce narrante sarà quella dell’attore e regista Vincenzo Mazzarella, anche autore del testo originale. Sullo sfondo, si alterneranno proiezioni di opere di artisti contemporanei, come Andy Warhol, James Brown e Mimmo Paladino, che arricchiranno il racconto attraverso le immagini. La protagonista principale, però, sarà la musica, che incornicerà le parole di Mazzarella ed appassionerà lo spettatore attraverso brani di compositori noti, in grado di suscitare ricordi ed emozioni: «Abbiamo voluto omaggiare in particolar modo Ennio Morricone, recentemente scomparso – anticipa Santaniello –. I diciotto elementi dell’orchestra eseguiranno i suoi pezzi più conosciuti, tratti da film indimenticabili come “Nuovo Cinema Paradiso” oppure “C’era una volta il West”. La musica di Morricone è in grado di ispirare sensazioni fortissime, come l’oblio, ma anche come la rinascita. È quindi adattissima alle nostre intenzioni narrative perché lo spettatore, agevolato dal fatto che sicuramente riconoscerà i pezzi, si lascerà coinvolgere e trasportare; assimilerà meglio i contenuti».
Altri intermezzi conosciuti saranno brani come “Oblivion” di Piazzolla oppure composizioni di Nicola Piovani, ma ci sarà spazio anche per la musica classica per eccellenza, con il secondo tempo dell’Adagio di Mozart per clarinetto e orchestra. «Vogliamo commemorare gli eventi di quarant’anni fa attraverso un racconto emozionale. L’Abbazia del Goleto, che io non conoscevo pur essendo di Lauro e che ho visto la prima volta durante il sopralluogo, farà sicuramente la sua parte. Sono rimasto incantato dalla bellezza di questo luogo. È un posto estremamente suggestivo, dove si respira arte, e il pubblico sicuramente rimarrà incantato. Sarà una serata magica».