E’ la seconda volta in quattro anni che un presidente del Consiglio varca la soglia dell’area industriale di Morra De Sanctis con i suoi oltre mille lavoratori. Dopo Matteo Renzi nel 2015, tocca a Giuseppe Conte e anche questa volta l’attesa dura diverse ore. Nel pomeriggio di lunedì per lui visita e pranzo alla Altergon con colloquio con il governatore della Campania Vincenzo De Luca, poi tour nei padiglioni Ema e Poema, dove per il premier c’è anche il bagno di folla con gli operai, l’amministratore delegato Domenico Sottile e il direttore Rolls Royce Ben Story. “Noi facciamo volare”, recita uno degli slogan proiettati alle spalle del capo del Governo.
L’eccellenza dell’aerospazio targato UK da una parte, la ricerca farmaceutica della multinazionale Altergon dall’altra. Con la possibilità di apprezzare l’enogastronomia della provincia nel pranzo blindatissimo a base di provolone podolico e pecorino di Carmasciano, baccalà e sopressata innaffiati da Taurasi dogc.
“L’Irpinia è un territorio che è ricco di umanità e generosità per tradizione. Ci sono realtà industriali importanti come questa, ne sto visitando anche altre”, dice Conte all’ingresso della Ema. Poco dopo andrà anche a Vallata negli stabilimenti Omi. “Ma bisogna far interagire le eccellenze con il sistema delle infrastrutture”, per le quali secondo il premier serve un piano serio di manutenzione, oltre a nuove opere. “E’ un gran peccato che non ci sia una prospettiva concreta di sviluppo sulla linea ferroviaria“. C’è anche il dossier Lioni-Grottaminarda, ancora caldo con i cantieri che dovrebbero ripartire a giorni. Ma l’avvocato foggiano parla pure di Industria Italiana autobus, di servizi idrici da potenziare e spopolamento. “Un problema non solo irpino”, sottolinea: “Oggi ho raccolto molte informazioni. Ho incontrato amministratori locali, parti sociali e i parlamentari che rappresentano queste zone (ad accompagnarlo Carlo Sibilia e Maria Pallini del M5S, ndr). Ne parlerò con i ministri competenti”.