Quella di ieri sera a Lioni non era l’occasione per eleggere il presidente o i sei membri del futuro comitato direttivo, ma l’argomento non si è nemmeno sfiorato al netto di due passaggi dei sindaci di Lioni e Andretta, Yuri Gioino e Michele Miele. “Prima o poi occorre iniziare a parlare di governance, auspico una sintesi unitaria altrimenti vedremo le strade da percorrere”, ha detto il primo. “Siamo fermi da mesi e questo non aiuta a esami puntuali sui bandi utili per la zona”, ha aggiunto il secondo. Assenti Ciriaco De Mita, Salvatore Vecchia, così come la maggior parte dei sindaci che affrontano la campagna elettorale per il 3 e 4 ottobre.
Dunque il progetto pilota riparte, a rilento, dopo la pausa estiva. A rilento nonostante le buone intenzioni di accedere a tutti i bandi possibili, come quello sui dottorati comunali oggetto della discussione. 88mila euro in tre anni da destinare a un’università, a un dottorando, per studiare il territorio. Pensate, ieri in una sola botta sono arrivati quasi 4 milioni di euro per nuovi impianti sportivi a Sant’Andrea, Senerchia, Montella, Sant’Angelo dei Lombardi, Teora. Quasi la stessa somma giunta in Alta Irpinia in 6 anni di Strategia aree interne. Ma lo sport, che è vivibilità da che mondo e mondo, fa meno scena. Non si porta dietro la retorica della resilienza e di conseguenza sembra avere meno appeal. E quindi parliamo di dottorati comunali…
Si discute pure, animatamente, su quali università debba affiancare l’Alta Irpinia in questo nuovo percorso. Quasi ogni sindaco ha un’università che preme. Ne viene scelta una, con la consapevolezza che poco o nulla cambierà (leggi qui).
Intanto non è cambiato granché al progetto pilota sul fronte governance. E, anzi, la questione diventa sempre più ingarbugliata. La sensazione è che con o senza Ciriaco De Mita le frizioni tra sindaci siano destinate a crescere o quantomeno a non diminuire. La sensazione, offerta dal dibattito non esattamente edificante su quale università individuare, è che si potrebbe arrivare all’elezione del presidente e del comitato in un clima di guerre tra bande, dove ognuno cercherà il proprio spazio. Non sarà semplice, non sarà un periodo semplice. Certo le regole scritte a luglio che non hanno ancora trovato attuazione potrebbero aiutare a ragionare per maggioranze, con discussioni vere, verbali, tecnici a supporto dei sindaci. Ma intanto questo orizzonte non si intravede nel brevissimo termine.