IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

“Abbiamo accettato con piacere l’invito del sindaco Yuri Gioino ed eravamo curiosi di conoscere Luciano Tontini perché noi Vigili del Fuoco interveniamo tutti i giorni, entriamo in contatto con vite umane, ma nella maggior parte dei casi non abbiamo modo di sapere come va a finire. E’ la caratteristica del nostro lavoro. Questa volta invece abbiamo potuto vedere come la storia si è evoluta”. I caschi rossi del turno C del distaccamento di Lioni, autorizzati dal comandante provinciale Rosa D’Eliseo, questa mattina hanno accolto in Comune il loro collega, ora in pensione, Luciano Tontini.

Libro “Fiori nelle macerie” in mano, accento cesenate spiccato, Tontini ha incontrato Fortunata e la sua famiglia con la quale si è creato un legame forte e indissolubile dopo che, a quasi tre giorni dalla violenza scossa del terremoto del 1980, il vigile del fuoco aveva estratto dalle macerie dell’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi il corpo della neonata (leggi qui la storia). “Fui fortunato anche io – confessa – perché mi ostinai andando contro gli ordini dei superiori. Se avessi trovato la bambina senza vita, la mia disobbedienza avrebbe pesato sul lato professionale”.

A lui e a tutti gli uomini del corpo dei Vigili del Fuoco è andato il ringraziamento del sindaco. “Se oggi il nostro paese è solidale e accogliente lo dobbiamo all’ondata di solidarietà che ci investì nei giorni del dopo terremoto e a persone come Luciano che sono arrivate a prestare soccorso – ha detto Gioino – Ma io ho modo di vedere i Vigili del Fuoco ogni giorno all’opera, hanno cura e senso di responsabilità verso la comunità. A loro siamo grati per quello che fanno e che ancora faranno, anche tra difficoltà e in modo professionale, su questo territorio”.