I sindaci dell’Alta Irpinia hanno incontrato all’Abbazia del Goleto l’assessore regionale al Turismo, Felice Casucci. L’assessore ha affrontato a margine del convegno due punti in particolare. Progetto pilota-Piano nazionale ripresa e resilienza. E il nodo delle seggiovie del Laceno.
“Il progetto pilota resta un’opportunità”, ha esordito l’esponente della Giunta De Luca a Sant’Angelo dei Lombardi. “Bisognerà capire come le amministrazioni locali sapranno coglierla. Se posso dare un’indicazione, dico che occorre evitare cattedrali nel deserto ed evitare investimenti che non hanno coerenza strategica. Le idee del progetto pilota vanno integrate all’interno di una cornice ampia, il progetto deve avere una visione e come Regione Campania premieremo questa visione”.
Casucci ha ricordato la recente delibera regionale sui cammini, in particolare quelli religiosi. Sugli impianti sciistici del Laceno, fermi da 4 anni e con il comune di Bagnoli Irpino commissariato, Casucci ha alzato le mani: “L’inizio dei lavori non è argomento di mia competenza ma il tema viene seguito direttamente dalla presidenza. Devo dire che in Regione non c’è stata un’adeguata attenzione al turismo montano fino ad ora. Col mio staff stiamo approfondendo le opportunità e di conseguenza le risorse da far arrivare. Ma lo faremo sempre all’interno di una strategia chiara”.
Pnrr. “Bisogna ancora capire cosa si potrà fare nel Pnrr. Dobbiamo trovare strumenti coerenti col piano turismo nazionale. Una cosa è certa. Nel piano si enfatizzano i borghi, i sentieri, il turismo lento – dice l’assessore – e allora l’Alta Irpinia può candidarsi a fare cose importanti”.
C’erano gli amministratori di Sant’Angelo, Calitri, Cairano, Teora, Guardia Lombardi, Villamaina, Bisaccia, Rocca San Felice. Due imprenditori hanno illustrato il progetto di recupero di un casale a Sant’Angelo dei Lombardi. Ed è sempre più chiaro che nei borghi dell’Alta Irpinia si potrà parlare di turismo solo con imprenditori e servizi. Da questo punto di vista la recente apertura di un ristorante a Cairano e la futura apertura di un resort appaiono emblematiche. Del resto lo stesso Casucci a Lioni aveva citato Caiazzo (con le sue attività ristorative che fanno tre zeri a livello di ingressi ogni giorno) come modello di turismo per le aree interne della Campania.