I centri per i rifugiati dell’Alta Irpinia si incontrano al Goleto Festival, iniziativa del Rotary Hirpinia Goleto. Operatori ma soprattutto ospiti che raccontano le loro esperienze nella cornice dell’Abbazia. Africa e Medio Oriente insieme al suono dei djembe. E chiaramente un modo per ribadire la scelta di accogliere.
E il Vescovo Pasquale Cascio si fa portavoce della scelta: “Stiamo prendendo una bella strada. In questo momento l’accoglienza è il primo grande dovere umano e cristiano, come insegna Papa Francesco. Tutti gli atteggiamenti diversi dall’accogliere sono limitazioni della vita e della persona. Io non ne vedo altri“.
Rosanna Repole, consigliera provinciale e presidente Rotary: “Da Conza in poi si è aperta la strada agli Sprar. Sarebbe bello che i ragazzi diventassero cittadini di questo territorio. Ma stiamo dando attenzione in generale alle fasce deboli, ai diversamente abili per le mancanze del welfare. Sempre respingendo i populismi. Abbiamo bisogno di diventare popolari nel senso più bello del termine. E il più popolare, il nostro maestro, è Papa Francesco“.
Gianni Farese, di Irpinia 2000 Onlus: “Dal dicembre 2018, dal decreto Salvini, i nostri centri sono dimezzati da un vuoto normativo. Non abbiamo riferimenti in attesa del nuovo decreto che possa disciplinare la prosecuzione del prossimo triennio“. Da Salvatore Esposito, fondazione Mediterraneo Sociale, la riflessione: “Stasera è un momento politico e questo territorio sta dando un messaggio politico. C’è un modello di sviluppo bugiardo e sfruttatore che noi subiamo“.