“Lavoriamo tanto, come e più di sempre. Non potrebbe essere altrimenti quando è in corso una pandemia e gli ospedali diventano campi di battaglia”. Ilaria Pilato, 28 anni di Lioni, fa parte dell’esercito di sanitari che opera all’ospedale “Frangipane” di Ariano Irpino. A oltre un mese dall’esplosione del contagio sul tricolle, la giovane ha visto passare nel nosocomio decine di casi di coronavirus.
“Io stessa ho creduto di essere stata contagiata – racconta – perché una mia collega è risultata positiva. Ma aver adottato le dovute misure di prevenzione come la distanza interpersonale e il corretto utilizzo delle mascherine mi ha, grazie a Dio, preservata”.
I turni iniziano e terminano guardandosi negli occhi tra colleghi, sapendo di aver fatto il proprio dovere e chiedendosi se pure gli altri lo hanno fatto. “Lungo il tragitto da Ariano a Lioni – confessa – ripenso a tutte le procedure adottate sul posto di lavoro. A come ho tolto i guanti, a come ho lavato le mani, a come mi sono svestita. Avevo anche pensato di affittare casa ad Ariano, ma la mia famiglia si sente più tranquilla ad avermi qui, anziché sapermi sola”.
In ospedale si è attivato un servizio per le videochiamate ai degenti tramite tablet. “Non immagini quanto faccia bene ai pazienti e ai loro familiari potersi vedere anche solo per pochi minuti. Il covid-19 ci ha privati dei nostri affetti più cari. Penso ai nonni lontani dai nipoti da settimane. Però proprio perché stiamo tutti facendo dei sacrifici da oltre 40 giorni penso che sia fondamentale non abbassare la guardia”.
“Questo virus – continua Ilaria – è ancora un nemico parzialmente sconosciuto. E anche le persone sane, che col cambio di stagione possono avere un abbassamento delle difese immunitarie, possono essere colpite. Perciò anche nelle prossime settimane, in occasione delle festività del 25 aprile o del 1° maggio, mettiamo al primo posto la salute nostra e di chi ci circonda. Non cediamo alle piccole tentazioni. Restiamo in casa, indossiamo le mascherine quando andiamo a fare la spesa, non facciamo mancare attenzioni per i più deboli cioè anziani e bambini. Gli effetti del sacrificio di oggi saranno meglio percepiti domani. Da fiera lionese lo dico in particolare ai miei concittadini”.
“Tutti ringraziano il personale della sanità per il nostro impegno – conclude -. Io voglio ringraziare le forze dell’ordine, la polizia municipale, le pubbliche assistenze e la protezione civile. Sono l’altra faccia della medaglia, ugualmente impegnata per debellare il coronavirus”.