Non c’era il grande nome da presentare, ma sono stati ancora una volta in migliaia i tifosi dell’Avellino giunti al campo Coni in occasione della terza festa del lupo organizzata dall’Associazione ‘’…Per la storia…’’, a margine della quale è stata presentata la nuova rosa dell’Avellino, il nuovo staff tecnico, guidato dall’allenatore Mimmo Toscano, e le nuove divise ufficiali.
D’altronde i tifosi irpini, e in particolare la curva sud, non hanno mai chiesto, né tantomeno preteso dalla società i grandi nomi (sappiamo tutti lo scorso anno com’è andata con Tavano, che si spera si possa rifare nella stagione che sta per cominciare). L’unica cosa che i supporters bianco-verdi chiedono ai calciatori vecchi e nuovi, ribadita anche questa sera con cori e striscioni, è quella di dimostrare di essere prima uomini, poi calciatori, attraverso il sacrificio, l’impegno e l’attaccamento alla maglia.
Quello di quest’anno è un Avellino fatto di importanti riconferme, quali quelle di Frattali e Offredi tra i pali, Biraschi, Migliorini, Rea e Visconti in difesa, Jidayi, D’Angelo, Paghera, Sbaffo e D’Attilio a centrocampo, Castaldo, Tavano, Mokulu e Soumaré in attacco. A queste si vanno ad aggiungere tanti giovani dalle belle speranze, come Radunovic in porta, arrivato in prestito con diritto di riscatto e contro riscatto dall’Atalanta. E poi Donkor e Perrotta in difesa, ai quali si andrà ad aggiungere anche l’uruguagio Alejandro Damian Gonzalez, in prestito dal Verona: è in città ma non ha ancora firmato il contratto con cui si legherà, salvo colpi di scena, ai lupi. Tanti i giovani anche a centrocampo, a partire dall’esterno destro Belloni e il centrocampista centrale Tassi, arrivati in Irpinia in prestito dall’Inter, il giovane autoctono Riccio, il belga Omeonga, acquistato a titolo definitivo dall’Anderlecht e il laterale sinistro Patrick Kojo Asmah, girato in Irpinia dall’Atalanta. In attacco l’ultimo colpo è stato quello di Daniele Verde, classe ’96, in prestito dalla Roma e già nazionale under 21. Prima di lui era già arrivato alla corte di Toscano, Soufiane Bidaoui, marocchino con passaporto belga ex Latina, Parma e Crotone, attaccante esterno sinistro di cui si parla un gran bene, ma che non è riuscito a dimostrare ancora tutto il suo valore, sperando possa farlo proprio in terra irpina.
Questo il mosaico presentato questa sera al campo Coni. Un mosaico, però, ancora da completare, quantomeno con un centrocampista centrale di qualità per sopperire alla partenza di Mariano Arini che dopo tre anni e mezzo in maglia bianco-verde è stato ceduto alla Spal, squadra con la quale ha firmato un contratto triennale.
Salito sul palco allestito al campo Coni il presidente Walter Taccone ha preferito mantenere un profilo basso e ha parlato di salvezza come obiettivo principale dei biancoverdi in questa stagione, augurandosi, allo stesso tempo, che la permanenza in cadetteria possa essere conquistata con largo anticipo.
Emozionato e di poche parole il nuovo tecnico dei lupi, Mimmo Toscano, che promette massimo impegno e totale dedizione al lavoro, così come sta facendo vedere sin dal primo allenamento.
Biraschi, D’Angelo e Castaldo hanno indossato le nuove maglie: a strisce verticali con due tonalità di verde la prima, bianca con inserti verdi la seconda, verde con sfumature grigie la terza.
Applausi anche per il rapper avellinese Ghemon, che ha affiancato nella conduzione gli altri due irpini Enzo Costanza e la collega Maria Stanco, e che ha manifestato ancora una volta il suo attaccamento a questi colori e a questa terra. Ma la festa è finita. Da domani si comincia a fare sul serio nel ritiro di Sturno sul manto erboso dello stadio ‘’Il Castagneto’’, dove D’Angelo e compagni inizieranno a sudare per arrivare in forma all’inizio della nuova stagione ormai alle porte.