Giuseppe Galati, candidato al Senato nello schieramento di centrodestra in Irpinia, è indagato dalla Procura di Catanzaro nell’ambito di un’inchiesta sulla presunta “distrazione” di fondi comunicati. Per adesso sono stati sequestrati circa 210mila euro. Fondi che ruotano intorno alla associazione “Calabresi nel mondo“, società in house della Regione Calabria. Al lavoro i Carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro. Insieme a Galati, 57enne che in provincia di Avellino si è piazzato secondo dietro al pentastellato Ugo Grassi per la corsa a Palazzo Madama, risulta iscritto nel registro degli indagati anche Giuseppe Antonio Bianco. Quest’ultimo è ex segretario della fondazione ed ex dirigente del settore Affari generali della Presidenza della Regione.
“Il presidente della Fondazione, l’onorevole Giuseppe Galati, ha strumentalizzato le risorse pubbliche piegandole a fini propri, privati, dando corso ad assunzioni di natura clientelare, svincolati da qualsiasi utilità della Fondazione Calabresi nel Mondo, motivate solo ed esclusivamente dalla vicinanza politica e amicale con gli assunti, auto-affidandosi, unitamente al segretario della Fondazione, Bianco, una serie di incarichi molto ben retribuiti“, c’è scritto nel provvedimento della Procura calabrese. “Pertanto sulla base di una modifica del tutto invalida allo Statuto si auto-attribuivano una serie di incarichi, sottraendo il contributo regionale alle finalità proprie dei progetti per i quali le risorse pubbliche erano affidate“, si legge.
Dall’Irpinia si invita alla cautela. Dal circolo della stampa hanno parlato del caso sia Sandra Lonardo che Pietro Foglia, riuniti nella conferenza stampa post-voto. “Argomento sensibile che va trattato da chi di competenza, e nelle sedi opportune”, ha detto la neo-senatrice sannita. “Prematuro fare dei processi ora. Quando ad essere indagati o rinviati a giudizio sono esponenti di altre forze politiche tutto tace, quando, invece, le notizie coinvolgono il centro destra si crea il caso”, ha aggiunto Foglia.