Estate 2020 alla ricerca di spazi aperti e natura per vivere momenti di relax e convivialità in sicurezza, nonostante l’emergenza Covid. Il lago San Pietro-Aquilaverde, tra i comuni di Monteverde, Aquilonia, Bisaccia e Lacedonia, è geograficamente distanziato da Napoli (quasi due ore di auto), da Avellino (un’ora e venti di guida), da Foggia (un’ora e dieci minuti). Lontano dai capoluoghi, lontano pure dal resto dell’Alta Irpinia. Il grande invaso realizzato sulle acque del fiume Osento richiede tempo e volontà per essere raggiunto, nascosto com’è all’interno della foresta Mezzana, bosco rigogliosissimo e verdissimo che accoglie anche eleganti esemplari di falco. Il confine con la Basilicata è a un soffio, è l’estremità orientale della provincia di Avellino. L’area è protetta dallo status di sito di interesse comunitario ed è vietata qualsiasi attività in acqua.
Intorno ci sono i borghi di Bisaccia e Monteverde con i loro castelli, e Aquilonia con il sito archeologico di Carbonara e il vecchio paese distrutto e abbandonato dopo il sisma del Vulture del 1930. E’ luogo di allevamenti: vacche podoliche spuntano ai margini delle strade. Ci si arriva percorrendo una lunga serie di curve e saliscendi e per diversi anni il lago è stato location d’elezione per il Grande spettacolo dell’acqua. Sull’invaso veniva allestita una scenografia che, con musiche e luci e nel segno della devozione a San Gerardo, attirava pellegrini e curiosi nelle serate estive.
Nel 2017 attorno al grande spettacolo scoppia la grande polemica. Il vicesindaco di Lacedonia Antonello Pignatiello, ambientalista, fotografa l’abbandono sulle sponde del San Pietro di bidoni, palafitte e altro materiale utilizzato per l’allestimento. Il suo paese s’era pure rifiutato, qualche tempo prima, di aderire al contratto di lago promosso dai comuni limitrofi. La matassa burocratica viene sbrogliata finalmente lo scorso ottobre con la firma di un accordo tra Agenzia del Demanio, Regione Campania, Comunità Montana Alta Irpinia e i sindaci di Aquilonia, Bisaccia, Lacedonia e Monteverde “per l’ottimizzazione della gestione e valorizzazione dell’area del bacino Lago San Pietro – Aquilaverde e Foresta Mezzana“.
L’intesa ha una durata di diciannove anni e dispone la concessione dei suoli e delle aree alle amministrazioni comunali che potranno così accedere a finanziamenti. L’invaso potrebbe avere un nuovo scopo, oltre a quello determinato dalla presenza della diga. Ma al momento progetti finanziati e presentati non ce ne sono. E alla vigilia di un’estate da vivere all’aperto l’area pic-nic che affaccia sulla sponda monteverdese del lago non si presenta nel migliore dei modi. Un vero peccato…