Viola Carofalo, portavoce di Potere al Popolo, ha festeggiato in diretta con Mentana per il risultato di Potere al Popolo. 1,6 per cento, per un partito nato tre mesi fa non è male. L’atmosfera sembrava un po’ quella dello scudetto della Roma con Vincent Candela alticcio. Si può essere felici per un 1,6 che poi scende all’1,2%? Un po’ si, soprattutto se l’unico partito a fare meglio di te, tolti pentastellati e all’interno delle coalizioni, è quel Liberi e Uguali decisamente più presente nei media nazionali. 3,4% per il partito di Piero Grasso, un altro disastro nel disastro della sinistra.
Si può essere felici, parliamo sempre di Potere al Popolo, anche perché i partiti di destra-destra vanno sotto l’un per cento. Ma capita che l’euforia della notte si trasformi nel mal di testa del mattino. Il risultato nazionale, e anche quello campano o irpino, dice in realtà che tutto il voto “anti-sistema” sia andato a due partiti. Lega e 5stelle. Punto. E i numeri dicono che Potere al Popolo o Liberi e Uguali, in Irpinia, abbiano brillato nelle realtà con candidati del posto o esponenti particolarmente attivi. Piccole realtà per PaP. 20% Villamaina, paese di Roberto De Filippis candidato alla Camera. 16.8% Sant’Andrea di Conza, da cui veniva Elisena Iannuzzelli avversaria di Maraia e De Mita. Poi 4.2% a Lioni, luogo in cui PaP ha fatto una buona campagna elettorale. 3.8% a Grottaminarda…
LeU ha preso un 6.9% a Mirabella, cittadina del candidato Antonio Caggiano. A sinistra del Pd 3.3 per Leu e 1.4 nel collegio di Avellino. In totale 2.6 e 1.9 per Ariano-Alta Irpinia. Meglio dei vari Casapound e Forza Nuova, certo. Ma ben al di sotto della sorprendente Lega che in provincia di Avellino tocca il 6%. Risultati molto lontani dalle aspettative di LeU. Per Potere al Popolo si vedrà. La dimensione delle vittorie di 5stelle e salviniani, anche in Campania, risulta impressionante e per la sinistra il post-sbornia pare micidiale.