Categories: AttualitàTop News

Irpinia: il gioco d’azzardo fa più danni di droga e alcol

Non esiste una stima del fenomeno in provincia di Avellino, ma gli operatori del Ser.T dell’Asl assicurano che ormai il gioco d’azzardo patologico, tecnicamente gambling, supera per numero di richieste d’aiuto le dipendenze da alcol e droghe. “E’ difficile individuare la percentuale dei giocatori d’azzardo patologico nella nostra provincia”, spiega Pasquale Ferrara, direttore del Consorzio dei Servizi sociali Alta Irpinia Ambito A3 di Lioni che è impegnato in collaborazione con l’Asl irpina nel contrasto al gambling.

Giocatori patologici spesso in azione nell’anonimato, aiutati dalla presenza di modalità di gioco variegate e “occulte”, che vivono pure nel contesto virtuale di internet. “Un’altra ragione – continua Ferrara – è che risultano molto complesse e arbitrarie sia la definizione stessa di giocatore patologico, in quanto non mostra segni evidenti di degrado e non incute paura, sia le diverse sfumature del problema che vanno dal gioco innocuo a quello problematico fino a quello patologico. In realtà la disperazione, la ricerca del denaro da spendere e lo stato emotivo di un giocatore d’azzardo patologico è potente come nei tossicodipendenti e negli alcolisti”.

Ma cos’è un gambler? E’ un soggetto che di puntata in puntata, dal tavolo verde del poker passando per le slot machine, i gratta e vinci, le scommesse sportive o il Lotto, diventa dipendente dal gioco, completamente schiavo della scarica di adrenalina che gli attraversa la schiena nell’istante che precede l’esito della giocata. Schiavo al punto da far passare tutto il resto in secondo piano, mettendo in pericolo e compromettendo relazioni importanti, il lavoro, la carriera scolastica e professionale con costi sociali per il Servizio Sanitario Nazionale e grossi interessi da parte della criminalità organizzata. Comportamenti compulsivi che alimentano il florido mercato del gioco d’azzardo. Secondo il Codacons nel 2013 solo con le slot machine e le videolotterie (VLT) gli italiani hanno speso 47,5 miliardi, poco più del 50% del totale destinato alla categoria giochi; le vincite incassate invece sono state pari a 38,5 miliardi di euro, dei quali 4,3 miliardi finiti direttamente nelle casse dello Stato. Perché, restando nella sfera del legale, è anche lo Stato ad autorizzare e guadagnare grazie al gioco d’azzardo, salvo poi prevedere “piani B” per rimediare al danno prodotto, nella più classica tradizione italiana.

La Legge Balduzzi del 2012 infatti ha inserito il gioco d’azzardo patologico nella sezione dei Livelli essenziali di Assistenza medica (LEA) dedicati alle dipendenze. Questo significa che il SSN tramite le ASL fornisce, gratuitamente o previo pagamento del ticket, prestazioni e servizi di contrasto o riduzione del danno.

“Siamo attivi da due-tre anni e si rivolgono a noi persone con alle spalle già un decennio di gioco. Questi soggetti sono solo la punta dell’icerberg del fenomeno, anche perché l’utenza ancora non ha preso piena coscienza della natura patologica di certi comportamenti”, spiega il dottor Luigi Perna, psichiatra e dirigente medico del Ser.T.

E allora molto va fatto sul piano dell’informazione, a partire dalle famiglie che sono parte integrante del processo di recupero del gambler. “Nelle nostre strutture prendiamo in cura direttamente i nuclei familiari perché è fondamentale adottare alcuni accorgimenti, ad esempio circa la gestione del denaro – continua il dottor Perna – Spesso il disagio globale vissuto nelle relazioni si traduce in comportamenti nocivi come quelli dei giocatori patologici”.

Un punto di accoglienza ad Avellino, in Corso Europa, un altro a Grottaminarda presso le sedi Ser.T, e un’equipe di esperti dell’Asl di Avellino e del Consorzio dei Servizi sociali Alta Irpinia ospitata dall’Ospedale Criscuoli di S.Angelo dei Lombardi tre giorni a settimana (lunedì, martedì, mercoledì). Sono queste le mani tesi delle istituzioni locali verso i gambler che vogliono trovare una via d’uscita dal tunnel in cui sono piombati. Particolarmente importante anche l’impegno delle associazioni presenti sul territorio e il lavoro svolto dai gruppi di aiuto dell’Asl presso la Chiesa di San Ciro ad Avellino. Qui il giovedì dalle 17.30 alle 19.00 si riuniscono settimanalmente i due gruppi di sostegno alle famiglie. Mentre la Regione Campania latita. Nel 2013 il gruppo dei consiglieri regionali del PD provò a far passare una proposta di legge che prevedeva sostegno economico per enti locali e associazioni che si occupavano di Gap. Il testo fu respinto, salvo recuperare in seguito l’idea di istituire un Osservatorio regionale sulla materia. Attualmente l’osservatorio esiste solo sulla carta perché ancora non è stato finanziato.

Paola Liloia

Classe 1985, laureata alla Sapienza in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo. Ha collezionato stage in uffici stampa romani (Confapi, ministero per la Pubblica Amministrazione, Senato) e collaborato con agenzie di comunicazione, quotidiani online locali e con il settimanale "Il Denaro". Ama la punteggiatura. Odia parlare al telefono e i tacchi. Ama l’Inter e le giornate di sole.

Recent Posts

Concorso Bacco e Minerva 2024, cinque podi per la Scuola enologica di Avellino

L’Istituto Tecnico Agrario ‘F. De Sanctis’ di Avellino sale cinque volte sul podio nella cerimonia di…

5 giorni ago

Villanova del Battista, pestano automobilista: in tre nei guai

Sono stati identificati e denunciati dai Carabinieri della Stazione di Zungoli i tre soggetti che…

5 giorni ago

Cassano Irpino: due liste, Vecchia per il quarto mandato

Due liste, Cassano Vecchia Passione e la Coccinella-Cassano, per il mandato numero quattro di Salvatore…

1 settimana ago

Morra De Sanctis: Fiorella Caputo sfida Di Sabato

Due liste a Morra De Sanctis. Nel borgo altirpino la sfida è tra l'uscente Vincenzo…

1 settimana ago

Montella, la partita Buonopane-Cianciulli

Il sindaco uscente e presidente della Provincia, Rino Buonopane, prova il bis a Montella. Contro…

1 settimana ago

Sant’Andrea di Conza, sfida a due D’Angola-Vigorito

Il sindaco Gerardo Pompeo D’Angola tenta il quarto mandato. Nel 2019 non aveva avversari, questa…

1 settimana ago