Giovedì l’inaugurazione del nuovo Dwine ad Avellino. Carmine Schettino aspetta gli appassionati del vino alle 19.00 in piazza Libertà 11. Il gusto in un ambiente accogliente, che segue lo standard storico del locale avellinese. Naturalmente occhio alle novità…
E’ interessante questa apertura, meglio dire nuova gestione in verità. Interessante perché Dwine non cambia identità e non si trasforma in altro. E soprattutto conferma un bel trend in provincia di Avellino. Sì perché nella terra delle tre Docg in un fazzoletto di terra, nelle terre del vino (spesso a parole) si registra un boom delle vinerie. 2018-2019 le ottime annate per i luoghi del bere bene. Boom auspicato ma impensabile fino a poco tempo fa. E sapete l’altra novità? I proprietari sono tutti giovani, competenti e soprattutto aperti al mondo del vino per longitudine e latitudine. Col sorriso e la professionalità. Per dimostrare che un conto è la produzione e un altro è l’accoglienza. La cultura del vino si costruisce anche così.
Non ha ancora compiuto un anno di vita “La Posta”, sul corso di Grottaminarda. Roberto “Buglione” De Filippis e compagnia propongono una carta di microcantine, spesso nel segno del biologico. Sperimentazioni, orange wine. L’Irpinia è presente nelle declinazioni più suggestive. Sul food focacce fantasiose e ricche di sapori, tra l’altro. Il locale è “caldo” e ospita mostre d’arte, presentazioni di libri e produttori, djset alternativi.
Nuova vita, da non molto, anche per Sa Dì cucina & co di Avellino. In pieno centro e proprio di fronte al Dwine, rispetto a quest’ultimo ha un ambiente più open. Carta dei vini variegata e disponibilità a versare al bicchiere anche qualche perla che normalmente avreste comprato solo in bottiglia. Posto molto attento ai prodotti che da qualche anno invadono piacevolmente l’Italia, vedi i gin. Menù ricco, gentilezza a profusione.
Spostiamoci in Alta Irpinia. A Montella c’è il giovane XBacco, gestito da Maria Vernacchio. Vini e cucina vanno esattamente di pari passo. L’interno è diviso in tre sezioni offrendo anche scelte al cliente. La carta non sgarra mai, la ricerca della nuova etichetta è costante. Chef dalla mano delicatissima. Nemmeno Follow me Wine Bar, a Guardia Lombardi, ha compiuto un anno di vita. Centralissimo e da colori scuri, accogliente come sa esserlo un posto di montagna. L’Irpinia del vino è molto presente, ma le escursioni nel resto d’Italia, vedi Abruzzo, non mancano di certo.
Torniamo ad Avellino. Da pochi mesi è attivo Nigro Enoteca-Winebar, del giornalista Alberto Nigro & Family. Piccolo scrigno con una selezione accurata tra regioni e nazioni, bottiglie dall’eccellente rapporto qualità-prezzo. Selezione che spesso viene fatta direttamente all’ordine, sui territori, vista la passione degli amici per il viaggio e la scoperta.
Altro luogo del vino è Fermento, a Bisaccia. Aperto da circa dieci anni, da pochi mesi ha una nuova proprietà. Un piacevolissimo mix di prodotti, anche ottimi cocktail. Ambiente vivace per l’estate e per l’inverno nella parte storica del paese, per l’aperitivo e per la serata anche coi vini della zona, non tutti conosciutissimi.