1km lungo corso Vittorio Emanuele per raccontare l’Irpinia. E in particolare per parlare di acqua. Quest’anno l’Irpinia Mood, in scena dal 29 giugno al 1 luglio ad Avellino, dedica la sua quarta edizione ad un bene prezioso e particolarmente caro all’Irpinia. “Proviamo a raccontare quelle bellezze irpine che rimangono troppo spesso chiuse nel territorio – ha spiegato Alessandro Graziano, presidente di Irpinia Mood -. Dedicando questa edizione al tema dell’acqua, siamo riusciti a coinvolgere il Fai. Oltre a tanti e diversi partner, tra cui l’Abbazia del Loreto per sviluppare il turismo che non è solo enogastronomico, ma anche religioso”.
Al tavolo della conferenza stampa di presentazione, ospitata nel salone degli Arazzi dell’Abbazia del Loreto, anche il delegato Fai di Avellino Raffaele Troncone che si è detto felice di questa partnership: “operatori attenti, sensibili e coraggiosi nel portare avanti un discorso sull’Irpinia, sia sotto l’aspetto sociale che naturale, perché i prodotti sono conseguenze dell’intervento dell’uomo sul territorio. Dal punto di vista naturalistico in Irpinia abbiamo una singolarità, il più grande patrimonio di acque nel bacino del Mediterraneo e secondo in Europa, che alimenta Campania, Basilicata e Puglia. Presenti all’Irpinia Mood per divulgare conoscenza sull’acqua con i volontari impegnati nelle visite guidate, dedicate alle sorgenti avellinesi, toccando il Fenestrelle. Ma anche nel centro storico”.
Tornando all’allestimento della manifestazione in corso Vittorio Emanuele, 50 stand, 30 cantine e 27 chef si alterneranno nella 3 giorni dedicata alle eccellenze enogastronomiche irpine. Una vetrina per il territorio alla quale si aggiunge quest’anno una ulteriore novità. La collaborazione del Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, per il quale era presente questa mattina Stefano Di Marzo: “sono state messe in campo una serie di azioni per promuovere i brand territoriali. La grande fortuna nel nostro territorio sono i 3 grandi vitigni affermati sul mercato nazionale. La sfida che intendiamo intraprendere anche insieme ad Irpinia Mood è creare un link nella mente del consumatore. Oggi il consumatore internazionale vuole prodotti di eccellenza ma vuole anche visitare i luoghi che li generano. L’unica difficoltà sta nel distribuire i flussi turistici regionali nelle aree interne. È su questo che bisogna lavorare”.
Compagno fedele della manifestazione è Slow Food. Saranno presenti le tre condotte del territorio, Avellino, Irpinia Ufita Taurasi e Alta Irpinia. L’appello di una dei fiduciari, Maria Elena Napodano: “rimanere in Irpinia per costruire, in questo momento in cui si parla tanto di chi lascia il territorio. Credo che questa manifestazione inviti a nozze a tutti quelli che vogliono raccontare il territorio da protagonisti”.
Nella kermesse dedicata al “bello e buono dell’Irpinia”, per i talk sul tema dell’acqua, e quindi dell’ambiente e della promozione del turismo, una tavola rotonda sarà il simbolo di interazione e scambi di opinioni. Chiunque potrà sedersi e discutere dei temi scelti dagli organizzatori, che verranno approfonditi da esperti. Inoltre l’attenzione, come sempre, è all’impatto ambientale. Tutto il materiale di consumo, infatti, sarà biodegradabile e ci saranno casette che distribuiranno l’acqua irpina per ridurre il consumo di bottigliette in plastica.
La direzione artistica anche quest’anno è affidata al Titl – Tattoo Bar Events. Felice Caputo ha descritto la selezione musicale come “una scelta continua e allo stesso tempo coraggiosa. Artisti esclusivamente irpini, perché abbiamo eccellenze che hanno bisogno di palcoscenici importanti come l’Irpinia Mood. Abbiamo mescolato artisti affermati con altri emergenti in 3 postazioni, dove suoneranno in contemporanea generi diversi. Particolare l’installazione del collettivo Agata che farà suonare l’acqua”.