Il 12 gennaio 2018 dalle 18:00 alle 24:00 si terrà presso l’I.I.S.S. “F. De Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi la Notte Nazionale del Liceo Classico. La manifestazione, promossa dal MIUR e giunta ormai alla quarta edizione, vede coinvolti 400 Licei classici d’Italia. Durante questa maratona, gli studenti del De Sanctis si esibiranno in rappresentazioni teatrali, concerti, letture animate, declamazioni, proiezioni di cortometraggi, interviste a personalità del mondo degli studi classici. Il fil rouge dell’evento sarà Dike, la giustizia, concetto alla base dello sviluppo della civiltà greca e lascito fondamentale per la nostra società.
Da Omero ad Esiodo, passando per i tragediografi di V secolo e arrivando alla riflessione filosofica, i Greci si sono interrogati, fin dalle loro origini, sul concetto di Giustizia, come simbolo del passaggio dal Chaos primigenio all’ordine imposto dalla divinità. Dike, figlia di Zeus e Temi, rappresenta l’equilibrio che la giustizia divina impone alle varie forze cosmiche, giungendo a regolarne compiti e funzioni; in questo principio è identificata l’essenza stessa del vivere comunitario, strettamente connesso all’idea di uguaglianza: secondo Aristotele, infatti, “nella giustizia è compresa ogni virtù”.
Gli antichi erano però anche consapevoli della complessità della Giustizia, della pluralità di manifestazioni e di significati che la caratterizzano, dalle leggi scritte, valide per le singole comunità, alle leggi non scritte, le leggi degli dei, che trascendono la dimensione umana. Ancora, la riflessione sofistica del V secolo a.C. ha introdotto il concetto del diritto naturale e della relatività delle norme, che pone l’uomo al centro del dibattito etico-politico. Tutto questo sarà affrontato dai lavori che gli studenti del De Sanctis hanno preparato per la Notte Nazionale del Liceo Classico, una bella occasione di promozione della cultura classica e di proficua interazione tra la scuola ed il territorio.
Programma. Alle 17, nell’aula Chiusano, Enzo Greco intervista il professor Stefano Amendola sul “perché studiare il classico“. Alle diciotto e trenta comincia “la notte del teatro”, con quattro rappresentazioni. Alle venti e trenta parte “i luoghi della convivialità e della socialità“. Musica, poesia, simposi…