“Questa lettura è un rosario civile. Ma quante volte non diciamo il nome delle vittime? Quante volte non pronunciamo il loro nome? Quello delle vittime silenziose dell’Isochimica, della valle del Sabato e della Solofrana? Oggi è primavera, delle coscienze e dell’impegno. A voi ragazzi dico: organizzatevi, mettetevi dentro i partiti, le associazioni, le parrocchie. Aprite le finestre e anche i porti. E mandate i responsabili a casa!“. Sono per parole di Fabio Giuliani, referente regionale di Libera, in piazza Libertà ad Avellino. Parole che ci immettono drammaticamente nel nostro contesto. Perché in Campania si può morire per mano della camorra o respirando il male che viene da un’area particolare.
“Orizzonti di giustizia sociale”. Un mare di bandiere, striscioni, cartelli colorati. Migliaia di giovani e meno giovani hanno attraversato le strade della città di Avellino in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Una manifestazione regionale per accendere i riflettori proprio sul capoluogo irpino, dove troppo spesso ci si sente immuni dai fenomeni camorristici e di corruzione. Una manifestazione che ha visto lavorare sinergicamente associazioni, enti, scuole e istituzioni. Tutte presenti.
La XXIV Giornata è partita con un corteo dal Piazzale dello Stadio e ha percorso il centro cittadino e il corso Vittorio Emanuele fino alla piazza principale, Piazza Libertà, dove sono stati letti i nomi delle vittime innocenti della criminalità organizzata. Durante il corteo, la comunità musulmana è intervenuta con un flash-mob per richiamare all’ultimo attentato terroristico in Nuova Zelanda e ribadire che il terrorismo è un atto di violenza che colpisce tutti indiscriminatamente. In contemporanea, altrettante piazze con momenti di riflessione e approfondimento si sono svolte a Padova (la città scelta quest’anno in Italia per la piazza principale) e nel resto d’Italia, d’Europa e in America Latina.